sabato 6 dicembre 2014

RISOLUZIONE N. 102/E dell'Agenzia delle Entrate e obbligo di tracciabilità per le ONLUS

L’obbligo di tracciabilità previsto dall’articolo 25, comma 5, della legge 13 maggio 1999, n. 133, trova applicazione anche nei confronti delle associazioni senza fini di lucro e delle associazioni pro-loco.

Questo il link per la RISOLUZIONE N. 102/E pubblicata dalla Agenzia delle Entrate che ha recentemente sancito l’obbligo della tracciabilità anche per le associazioni senza fini di lucro:


Recentemente con la risoluzione del 19 novembre scorso l’Agenzia ha preso posizione sulla controversa questione dando, si spera, una parola definitiva riassunta di seguito.

PARERE AGENZIA

L’articolo 25, comma 5, della legge n. 133 del 1999 dispone che i pagamenti effettuati a favore di società, enti ed associazioni sportive dilettantistiche, nonché i versamenti da questi operati, se di importo superiore a lire 1.000.000 [euro 516,46], “sono eseguiti (…) tramite conti correnti bancari o postali a loro intestati ovvero secondo altre modalità idonee a consentire all’amministrazione finanziaria lo svolgimento di efficaci controlli, che possono essere stabilite con decreto del Ministro delle finanze (…)”.
In attuazione del citato articolo 25, comma 5, della legge n. 133 del 1999, il decreto del Ministro delle finanze 26 novembre 1999, n. 473, ha individuato, all’articolo 4, le modalità di effettuazione dei versamenti effettuati dagli enti sopra richiamati, comprese le erogazioni liberali a favore degli stessi, i contributi a qualsiasi titolo concessi, le quote associative ed i proventi che non concorrono a formare il reddito imponibile, stabilendo che tali versamenti possono essere eseguiti, oltre che tramite conti correnti bancari o postali, anche mediante carte di credito o bancomat. Analoghe modalità devono essere utilizzate per l’effettuazione dei pagamenti a favore dei medesimi enti (sempre che siano di importo superiore alla soglia normativamente prevista).
In sostanza, l’articolo 25, comma 5, della legge n. 133 del 1999 impone il ricorso a mezzi di pagamento che consentano la tracciabilità delle movimentazioni di denaro al fine di garantire lo svolgimento di efficaci controlli da parte dell’Amministrazione finanziaria.
La stessa disposizione ricollega chiaramente la previsione delle specifiche modalità di pagamento e versamento alla possibilità di continuare ad applicare le disposizioni agevolative di cui alla legge n. 398 del 1991. In sintesi, il citato articolo 25, comma 5, della legge n. 133 del 1999 si applica non solo ai soggetti richiamati dal medesimo articolo ed a quelli cui siano state espressamente estese le “altre disposizioni tributarie riguardanti le associazioni sportive dilettantistiche” ma anche alle associazioni senza fini di lucro e alle associazioni pro-loco, in quanto destinatarie del regime fiscale recato dalla legge n. 398 del 1991.
Quanto poi alla seconda questione, si ritiene che, in linea con quanto sostenuto dall’istante, qualora vengano meno nel corso dell’anno i presupposti per l’applicazione del regime speciale di cui alla legge n. 398 del 1991, ivi compreso quindi il requisito della tracciabilità dei pagamenti, l’applicazione del tributo con il regime ordinario dovrà avvenire dal mese successivo a quello in cui sono venuto meno i requisiti (cfr. circolare n. 247/E del 1999, come modificata dalla circolare n. 43/E del 2000, nonché la risoluzione n. 123/E del 2006).

CHI HA DIRITTO AL REGIME AGEVOLATO INTRODOTTO DALLA 398/1991
L’introduzione delle legge n. 398 del 1991 ha apportato importanti novità nel panorama normativo del terzo settore, a favore di quegli enti che, accanto all’attività istituzionale intendono svolgere anche una attività di natura commerciale.
Le categorie di enti non profit che possono beneficiare delle agevolazioni introdotte dalla legge in esame sono:
·         Associazioni sportive dilettantistiche iscritte al Coni
·         tutte le associazioni senza scopo di lucro e pro-loco (a seguito dell’introduzione dell’art. 9-bis del D.L. n. 471/1992, convertito in Legge n. 66 del 6/2/1992);
·         società sportive dilettantistiche, in qualunque forma costituite (art. 90 legge 289/2002);
·         associazioni bandistiche e ai cori amatoriali, alle filodrammatiche, di musica e danza popolare (art. 2 comma 31 legge n. 350 del 24/12/2003).

QUESTI SONO I REQUISITI NECESSARI PER L’ACCESSO AL REGIME


Requisiti soggettivi
Requisiti oggettivi

Hanno accesso al regime 398/91 gli enti associativi che contemporaneamente:
·         Non perseguono finalità di lucro nello svolgimento dell’attività istituzionale;
·         Svolgono un’attività sportiva riconosciuta dal Coni (dunque risultano iscritte nel relativo registro) e sono affiliate ad una Federazione Sportiva Nazionale o ad un Ente di Promozione Sportiva riconosciuti dal Coni (se trattasi di associazioni o società sportive dilettantistiche).

Le Associazioni devono dimostrare di aver avuto:
·         Proventi dell’anno precedente, derivanti dall’attività commerciale, non superiori a euro 250.000.

Restiamo a disposizione per approfondimenti. scriveteci a : joedes@virgilio.it . 

martedì 2 dicembre 2014

Questione Palagiano: si accende il dibattito!

Ci giungono dettagliate puntualizzazioni sul caso di Palagiano che di seguito riportiamo in estratto per chiarezza di informazione. A scrivere è la dottoressa Mariangela Palazzo, che ha svolto il ruolo di commercialista dell’Ass. Confraternita Misericordia di Palagiano dal 2012 al 2013.

“Fino all’Ordinanza di Sospensione del Tribunale di Taranto del 04.12.13, ignoravo le beghe giudiziarie subdole che serpeggiavano, ed ero estranea ai rapporti degli associati. Il Direttivo Sospeso da detta Ordinanza ha ritenuto di portarmi dall’allora legale dell’Associazione per comprendere il significato di tale Ordinanza, e rilevando, a mio personale parere molta confusione, mi sono attivata per fare chiarezza, fino ad entrare nel merito della questione che ritengo senza parole!!!
Tutto ha origine da un Direttivo con mandato scaduto, al di sotto del minimo legale, senza libro associati e che non provvedeva a convocare l’assemblea di rinnovo. Gli associati chiedevano l’intervento della Confederazione per mettere fine a tale gestione. Ecco che la Confederazione invia una sua delegazione per provvedere alle regolari nuove elezioni. E finalmente il 20 Aprile 2012 l’Associazione di Palagiano riesce a rinnovare i suoi organi.
Ma viene commessa, in buona fede, una superficialità, nessuno controlla la regolarità delle convocazioni, fatte ad opera del resistente uscente organo direttivo. Bene questo errore è fatale per la serenità dell’Associazione, perché l’uscente, non più desiderato dagli associati, non accetta la sconfitta ed impugna in Tribunale il vizio di forma nella convocazione dell’assemblea elettiva, invocando che era stata inficiata la democraticità.
omissis
No, era solo l’inizio dell’uso artato del diritto. L’Ordinanza di Sospensione non ha annullato assolutamente le elezioni, infatti, ha sospeso, nelle more, il Direttivo in essere, tanto che il giudizio è allo stato ancora in corso, e l’udienza è fissata per febbraio 2015, in cui si discuterà, appunto, se fu veramente lesa la democraticità, tanto che qualcuno non sapesse delle elezioni.
Non per diritto, ma quale considerazione di buon senso, richiamo l’attenzione di tutti su un aspetto: chi convoca l’assemblea elettiva? L’Uscente. Chi ha impugnato le elezioni? L’uscente. Ma il vizio da chi è stato creato? Dall’uscente.
La Confederazione ha una responsabilità: la superficialità, ma certo in buona fede! Vi chiederete perché la Sospensione allora? Purtroppo il caos crea errori. La difesa del Direttivo Sospeso non è riuscita a linearizzare la questione che come vedete è sin troppo chiara, ed il Giudice nel dubbio di una mala gestio ha sospeso.
 omissis
Come se non bastasse, il vecchio direttivo avrebbe dovuto far rilevare al Giudice che si ritrovava nello stesso giudizio Attore a titolo personale e resistente quale rappresentante legale, ma non ci ha neanche pensato. Gli associati nella disperazione più totale hanno invocato varie volte il Commissariamento Confederale nuovamente, siamo al dicembre 2013. La Confederazione, volendo rimanere estranea, ha invitato il Rivissuto Direttivo ad una convocazione assembleare al fine elettivo, ma non ci pensavano proprio, certi di non avere i consensi della base.
Finalmente la Confederazione scende in campo per ripristinare la legalità e nomina il Commissario o, meglio, il Delegato, finalizzando la nomina a portare gli associati a nuove elezioni. Siamo al 07.02.2014. A cosa è servito ci chiediamo ad oggi?
 omissis
Il rivissuto direttivo NON RICONOSCE IL COMMISSARIO e gestisce, “comanda”, non si discute! Il diritto? È una cosa che si mangia. Dal 07.02.14 il rivissuto direttivo si ricorda che non riconoscendo la nomina confederale doveva quantomeno impugnarla, e lo fa il 31.03.14, dopo quasi due mesi, dinnanzi ai Probiviri Nazionali Confederali.
Il Tribunale è lento e la procedura pur in presenza di evidenze non è scavalcabile, i Probiviri sono un po’ più veloci, e dal 31.03.14 in data 17.10.14 si esprimono. E’ valida la nomina Confederale. (Io personalmente da dottore commercialista con revoca di mandato ad opera del rivissuto direttivo, alla richiesta di consegna documentale da parte dello stesso, non mi sono mai rifiutata. Ho solo chiesto dimostrazione di legittimità a consegnare al direttivo rivissuto in luogo del commissario. La risposta? Causa contro di me. Giudizio che li ha visti perdenti, ovviamente, e che ha confermato la validità della Nomina Confederale.)
In data 04.11.13 anche il Tribunale ha emesso una sentenza dando per valida la nomina del Commissario Confederale. Dal 07.02.14. Di contro il Commissario “spaventato” dal 07.02.14 ad oggi 01.12.14, nonostante l’ormai evidente chiarezza, se mai ci fosse stato il dubbio, non sappiamo cosa aspetta, è inerte.
Il mandato Confederale ricevuto non è di fatto eseguito. Gli associati continuano a vivere nel caos, dei signori non si sa a che titolo gestiscono di fatto, il commissario è fermo e l’assemblea è delegittimata.
Ecco la verità della triste storia dell’Ass. Misericordia di Palagiano, che continua ad essere depauperata con le spese legali, perché le cause sono foraggiate dalla cassa dell’Associazione ovviamente!!!
 omissis
Ma vi siete chiesti da cosa nasce realmente tale scempio?
Da alcuni soci fondatori Amici che ad un certo punto litigano ed iniziano ad “usare” i volontari più operativi, ragazzi, che tenevano davvero alla vita associativa ed ignoravano una serie di aspetti, e diventano centrali delle loro beghe accollandosi querele e cause con il loro portafoglio.
Oltre il danno associativo, la beffa personale!!!!
                                                                             Mariangela Palazzo

martedì 21 ottobre 2014

Legge di stabilità e non profit, le novità

Tratto integralmente da       


LEGGE DI STABILITÀ
17/10/2014
Legge di stabilità e non profit, le novità
di Riccardo Bonacina
Misure finalmente riparative per donazioni alle Onlus e 5 per mille. Gli stanziamenti sui Fondi sociali e per la legge Delega, ed altro ancora.


Centododici pagine e 47 articoli, questa è la Legge di stabilità licenziata mercoledì 15 ottobre dal Consiglio dei ministri e che entrerà in vigore il 1 gennaio 2015 dopo i passaggi parlamentari. “Una manovra espansiva . Ha una filosofia precisa che va salvaguardata. I suggerimenti sono bene accetti ma a saldo zero", ha avvertito Renzi.
Che novità per il Terzo settore e non profit? Ecco le principali:

  • Fa una certa (buona) impressione all’art. 3 il super stanziamento per realizzare i propositi del piano del Governo sulla “Buona Scuola”, 1 miliardo nel 2015 e 3 miliardi nel 2016. Riferiti certo al piano straordinario pdi assunzioni docenti, ma anche all’alternanza scuola-lavoro e ai progetti di scuole aperte.
  • All’art 14 sono previsti 50 milioni per la cura delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo. Ed è la prima volta che una legge di stabilità prevede tale stanziamento.
  • All’art. 15 una buona notizia per le Onlus ed anche una vittoria per la battaglia che Vita insieme a tante organizzazioni aveva intrapreso a fine 2013 riguardo le disparità tra donazioni ai partiti e donazioni alle Onlus previste dalla Riforma Letta sul finanziamento ai partiti. Bene ora la Legge di stabiltà del Governo Renzi ristabilisce un quadro di pari opportunità: le detrazioni per donazioni alle Onlus, infatti, sono previste al 26% per importi non superiori a 30.000 euro (il limite precedente era di 2.065 euro!).
  • Un'altra epocale notizia all’art. 17 comma 5, dopo 8 anni, finalmente, per il 5 per mille previsto uno stanziamento certamente capiente a far sì che il 5 per mille sia effettivamente 5 e non 4 o 3!. Lo stanziamento è di 500 milioni.
  • Stabile lo stanziamento per il Fondo politiche sociali previsto in 300 milioni. Interessante la quota aggiuntiva di 12,5 milioni destinata ai minori non accompagnati e i 100 milioni destinati al rilancio di sistemi territoriali di servizi socio-educativi per la prima infanzia (art. 17 comma 10).
  • Al comma 8 previsto un sostanzioso incremento dell'unica misura in campo contro la povertà, la discussa Social card, lo stanziamento è di 250 milioni (era di 50 mln).
  • Al comma 11 dello stesso articolo il Fondo per la non autosufficienza stabile a 250 milioni.
  • Al comma 21 dell’art. 17 lo stanziamento per quanto previsto dalla Legge di Riforma delega sul Terzo settore, impresa sociale e Servizio civile. Queste le cifre: 50 milioni nel 2015, 140 milioni nel 2016, 190 milioni nel 2017. Pochi rispetto a quanto previsto nel testo della Delega.

sabato 18 ottobre 2014

da Lampedusa all' Irpinia passa il modello della SuperMisericordia

Di seguito potete leggere una corrispondenza a distanza che non ci fa onore.
L’antefatto è riassunto brevemente nella decisione dell’ultima assemblea confederale delle Misericordie in cui, abbastanza inopinatamente, la Misericordia di Calitri è stata messa alla porta (vedi anche il post del 28 maggio 2014 “un caso di Giustizia” su questo blog). In seguito alla sospensione ed alla espulsione la confederazione, contrariamente ad altri casi, sottraeva alla Fraternità di Misericordia di Calitri la gestione dei punti di 118 del territorio ad essa affidati da decenni, affidandoli, senza parere del coordinamento della provincia, alla Misericordia di Montella.
Non contenti della immotivata persecuzione gli organi confederali, anche ora contro ogni prassi e precedente caso, nel mese di settembre fanno girare la seguente missiva che il comune di Calitri affigge nelle bacheche del paese in ossequio a non bene precisate norme di pubblicità unilaterale di faccende private!
Altri commenti alla intelligenza dei lettori.





A tanto la Misericordia di Calitri risponde in questi giorni così:





Giacciono nel frattempo in confederazione ricorsi ai probiviri inevasi, richieste di chiarimenti da parte di autorità ecclesiastiche e monta il caso dell’Alta Irpinia dove si stanno consolidando piccoli potentati che poco sanno di volontariato e che agiscono a prescindere dagli organi democratici di confederazione (il Coordinamento della Provincia di Avellino si era espresso contro la espulsione di Calitri!) con il coordinatore completamente esautorato delle funzioni e dove imperversano plenipotenziari e fiduciari con accento toscano ad imporre condizioni non condivise dal territorio sullo stile Benevento!

In fondo anche l’affaire Lampedusa rientra nella strategia di accentramento della gestione ispirata alla idea di confederazione SuperMisericordia che supera e mortifica il concetto di autonomia ed autodeterminazione dei territori. Come a Lampedusa si avalla la linea dell’appalto che contempera gli interessi superiori delle ragion di stato ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/04/lampedusa-riapre-il-centro-migranti-a-dirigerlo-il-suocero-del-fratello-di-alfano/1143347/  ) e si scoraggiano e si confondono le potenzialità del territorio che in quel caso si chiamano Misericordia di Palermo, così in Campania si utilizzano i capetti per far passare un concetto estraneo al movimento di efficienza aziendalistica per tappare le falle di bilancio che si sono create.
Ovviamente la stessa pavida amministrazione confederale è pronta a riconsiderare queste strategie quando si trova tra la Sicilia e e la Campania!

martedì 26 agosto 2014

Campania: Il COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2014 sposta ad ottobre i termini della regolarizzazione del volontariato.

Col COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2014 i termini per presentare i documenti richiesti dal Regolamento Regionale 7 Aprile 2014 nei termini precedentemente fissati slittano fino al 30 Ottobre 2014.Le organizzazioni di volontariato hanno altro tempo per regolarizzare la loro posizione e per provvedere alle integrazioni documentali previste dall’articolo 23, comma 2, del Regolamento regionale 7 aprile 2014, n. 4 (Regolamento di attuazione delle legge regionale 23 ottobre 2007, n. 11 – legge per la dignità e le cittadinanza sociale. Attuazione della legge 8 novembre 200, n. 328).

La  LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 7 AGOSTO 2014 che ha introdotto la modifica di proroga si trova sul BURC  n. 57 del 7 Agosto 2014.
La domanda dovrà prevedere di allegare:
1. Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà resa ai sensi dell'art. 47 del DPR n. 445/2000 attestante il permanere dei requisiti previsti per la iscrizione dell'organizzazione nel registro;
2.  Elenco nominativo degli aderenti che ricoprono le cariche associative  sottoscritto dal legale rappresentante nonché copia del documento di riconoscimento dello stesso come previsto dall'art. 38 del DPR 445/2000;
3. Relazione sottoscritta dal legale rappresentante delle attività svolte nell'ultimo biennio;
4. Relazione sottoscritta dal legale rappresentante illustrativa delle modalità di svolgimento delle attività che l'organismo associativo intende svolgere;
5. Documentazione relativa alle entrate di cui all'art. 5, comma 1, della L. n. 266/1991 con l'indicazione nominativi dei soggetti eroganti;
6. Elenco delle convenzioni stipulate con lo Stato, la Regione, gli enti locali e con altri enti pubblici ai sensi dell'art. 7 della L. n. 266/91;
7. Copia conforme dell'ultimo bilancio economico consuntivo approvato, con verbale di assemblea nella quale detto bilancio è stato approvato, nonchè copia della polizza assicurativa relativa ai propri aderenti che prestano attività di volontariato, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell'attività stessa e per la responsabilità civile verso i terzi;
8.  Copia del libro soci;
9.  Dichiarazione sostitutiva del certificato del casellario giudiziario e dei carichi pendenti resa dagli aderenti che ricoprono cariche associative in forma di autocertificazione ai sensi dell'art. 46 DPR 445/2000.

venerdì 22 agosto 2014

In Liguria la riabilitazione a carico delle famiglie.


Comincia dalla Liguria un pericolosissimo trend a diminuire dell’assistenza ai portatori di handicap.

Come potete leggere nel riquadro sottostante ripreso da IL GIORNALE nell’edizione di Genova, è riportata la notizia di ticket imposti alle famiglie per la frequenza dei Centri di Riabilitazione.



E’ un campanello di allarme che parte da una regione economicamente non tra le deboli. immaginiamo cosa potrà succedere quando le nostre regioni meridionali dovranno affrontare analoghi problemi di bilancio.

Un dibattito che cerchiamo di suscitare da tempo ma che vede le parti politiche particolarmente insensibili, prese, come sono, dai dibattiti sulle riforme istituzionali e dagli stimoli prioritari di spending review.

Le agenzie del terzo settore, notoriamente dipendenti dal sistema convenzionale con le Pubbliche Amministrazioni, tardano, del resto, a prendere coscienza degli scenari del prossimo futuro e allontanano l’amaro calice.

Resta alla sensibilità delle famiglie e del volontariato dover creare un minimo di allarme nell’opinione pubblica e ad attirare l’attenzione dei pochi sul problema ma, soprattutto, a ricercare nuove modalità organizzative ed erogative dei servizi di riabilitazione, in particolare, ma dei servizi alla persona in senso generale.

Le Misericordie soprattutto, per l’impegno storico nel settore e per le eccellenze che pur vantano in tale tipo di servizio, devono con urgenza attrezzare una risposta di sperimentazioni in tal senso. Il  blog è disponibile a raccogliere esperienze maturate e proposte al riguardo.

lunedì 11 agosto 2014

Lutto a Rifredi.

Ci ha lasciato Giulio Cecioni

Firenze, 11 agosto 2014
Giulio ci ha lasciato questa mattina alle ore 6.00 per raggiungere la Casa del Padre. La figura di Giulio Cecioni è stata, e rimarrà per tutti i Confratelli, un punto di riferimento all’interno della Misericordia di Rifredi, un’istituzione morale ed un esempio di grande carità cristiana. La sua vita si è intrecciata fin dall’infanzia con la storia di questo quartiere che lo ha visto crescere accanto alla figura di Don Giulio Facibeni, di cui è stato allievo all’interno dell’Opera della Madonnina del Grappa. Giulio entra a far parte delle Confraternita nel gennaio del 1953 collaborando come segretario di Antonio Dosio, storico Governatore della Misericordia, ed impegnandosi sia come autista che nel delicato servizio delle mutature; nel 1975 diventa Governatore della Confraternita, ruolo che ricoprirà fino al 1989.
La Confraternita di Misericordia di Rifredi per voce del Magistrato e di tutti i Confratelli si stringe con cordoglio alla famiglia e a tutte le persone che lo hanno conosciuto e che ne sentiranno la mancanza.

Da questo pomeriggio sarà allestita la camera ardente nella Cappellina della Misericordia.
Le esequie si svolgeranno nel pomeriggio di domani, martedì 12 agosto 2014, alle ore 16.30 nella Pieve di Santo Stefano in Pane.
 


Sin qui il comunicato comparso sulla pagina ufficiale della Misericordia di Rifredi. Io, appena raggiunto dalla triste notizia, non posso esimermi dal riportare alcune mie personali riflessioni.
Immeritatamente raccolsi la sua eredità in Confederazione quale responsabile del Servizio Civile e dell'Obiezione di Coscienza. Ebbi con lui un lungo periodo di accompagnamento durante il quale potei continuamente avere prova della profonda umanità di cui era intriso. 
Trattengo per me come gelosi ricordi gli aneddoti e gli insegnamenti di Fratello Maggiore dello spirito di Misericordia che ricevetti e che non sono mai riuscito a ricambiare nemmeno con una ultima visita che ho sempre promesso e mai fatto seguire.
Di una cosa voglio però mettere a parte voi tutti che mi leggete, le consorelle ed i confratelli di Rifredi, i suoi cari e la cara moglie: per anni mantenni quell'incarico frequentando gli ambienti che prima di me avevano conosciuto Giulio. In quegli anni, ovunque in Italia, immutato, ritrovai sempre la simpatia che aveva seminato come scia di un profumo indelebile. Chi lo aveva conosciuto, sistematicamente, prima mi chiedeva di lui e poi cominciava a discutere dei problemi: e quante volte le nostre discussioni finivano con una domanda: Giulio che avrebbe fatto? cosa ne direbbe?
Gli abbiamo sempre riconosciuto, così, una profonda autorità morale costruita con autorevolezza quotidiana.
Ciao Giulio. Addio.

venerdì 1 agosto 2014

Palagiano: un grave caso di democrazia interna

L’arroganza è figlia dell’ignoranza, 
ovvero le peripezie della Misericordia di Palagiano.
Le vicissitudini della Confraternita Misericordia di Palagiano hanno origine nel lontano 20 Aprile 2012 allorquando l’Assemblea degli associati eleggeva i nuovi componenti degli organi delegati ad amministrare tale organizzazione che svolgeva e svolge un servizio fondamentale per tutta la comunità palagianese: il pronto intervento. Ebbene, in data 3 Dicembre 2013 il Giudice Attanasio del tribunale di Taranto con ordinanza RG. 4037/12 annullava tale elezioni, in quanto viziate, e reintegrava, in toto, i “vecchi” organi associativi sospendendo con effetti inibitori gli organi sociali figli delle elezioni testè menzionate. Queste poche righe illustrano, in linea di massima, quella che è stata l’annosa vicenda giudiziaria di un’Associazione che in poco più di un anno e mezzo di “mala gestio” ha rischiato seriamente di essere stritolata da una direzione illegittima (lo dice il Giudice) che ha seriamente messo a repentaglio il dispendioso lavoro, sia in termini organizzativi che gestionali che i “vecchi” amministratori avevano posto in essere. Difatti tale Onlus  vanta un parco macchine  considerato il fiore all’occhiello della provincia di Taranto composto da 7 ambulanze, 2 auto mediche, 1 pulmino ed 1 mezzo di  protezione civile  con cui  pone in essere il servizio di 118. A dire la verità vi era anche un modulo antincendio di ultima generazione ma si è “misteriosamente”  dematerializzato nel corso del famoso anno e mezzo di  “allegra amministrazione”. Inoltre, sempre in questo dissennato lasso di tempo, si  è seriamente  rischiato di minare una solidità economico-finanziaria regolarmente accertata dai rendiconti presentati fino al 2011 che ha portato questo ente a vantare nel suo organico ben 8 lavoratori dipendenti ed un nutrito e ben preparato gruppo di volontari nonchè conti in ordine . Come  spesso accade però, nel momento in cui qualcuno si fregia di meriti, di contro in qualcun’ altro comincia a germogliare la malerba di uno dei sette vizi capitali: l’invidia. Questo stato d’animo è, come direbbe un famoso scrittore, la religione dei mediocri cioè di coloro i quali attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i propri sleali tentativi di sminuire e distruggere gli altri. Ed è a questo punto che entra in gioco la cosiddetta “cordata degli sconfitti” già defenestrata dalla sopra menzionata ordinanza giudiziaria. Recita un antico proverbio che “quando la pulce si vide nella farina, disse che era capo mugnaio”, ebbene mai massima fu più veritiera. Il problema è che qui le pulci sono più di una, e non avendo mai vissuto di luce propria hanno deciso, di comune accordo, di trattare questa avviata associazione alla stregua di un pozzo di San Patrizio. Ecco spiegate allora, in poco meno di 20 mesi, colazioni, pranzi e cene faraoniche, spese che farebbero impallidire anche il sultano del Brunei, consulenze tanto costose quanto inutili proprio in virtù del fatto che “La Misericordia” è stata scambiata per una riserva sconfinata di ricchezze. L’ostinazione si è trasformata in testardaggine, sfociando nel grottesco, allorquando, la “combriccola dei destituiti” ha deciso di effettuare un meschino ostruzionismo al solo fine di distruggere una delle pochissime realtà positive sorte nel nostro Comune negli ultimi anni. Con la complicità della Confederazione Nazionale e della Conferenza Regionale, al grido di battaglia di  “muoia Sansone con tutti i Filistei” si sono inventati un fantomatico commissariamento  che, non solo non è contemplato nello Statuto nazionale, ma contrasta anche  con i principi ispiratori e fondanti le singole Confraternite ovvero l’autonomia e l’indipendenza. Non hanno presentato, entro il 30 Aprile 2014, al Comune di Palagiano il rendiconto finanziario 2013 mettendo a rischio l’iscrizione dell’Associazione nel Registro Regionale. Hanno fatto pagare all'aggregazione migliaia di euro di imposte non dovute al solo fine di danneggiare finanziariamente l’ente che, pertanto, sta avendo serie difficoltà a liquidare le retribuzioni ai dipendenti danneggiando sia le famiglie dei lavoratori, la totalità delle quali è monoreddito, sia la comunità che beneficia del servizio da essi reso. Tutte  grane provocate da un manipolo di tali la cui coscienza civile e sociale dovrebbe essere reputata alla stregua di una “tabula rasa” . Qual è la morale della favola? Come spesso succede in queste miserabili circostanze,  le colpe di pochi rischiano di ricadere su tutta la cittadinanza.
La Misericordia di Palagiano

Nota del redattore: con provvedimento n. 3603/2014 del 30 luglio 2014 della dr.sa Francesca Caputo del Tribunale di Taranto è stato rigettato per la terza volta il ricorso ex art. 700 proposto dal commissario confederale avverso la sentenza di cui al procedimento nrg 4037/2012. Il 15 luglio il Consiglio Nazionale, con opinabile tempestività, ha perseverato nell’atteggiamento vessatorio confermando Consiglia Bernardi, coordinatrice zonale, a commissaria della Misericordia di Palagiano!!!
Ogni commento è superfluo.

venerdì 4 luglio 2014

Gli Aggiornamenti


Sulle questioni sollevate dal blog è doveroso fare qualche aggiornamento a tutti voi anche se con ritardo, ma nel mezzo c’è stato l’incontro con Santo Padre ed il doveroso rispetto per lo storico appuntamento.

Dunque, le elezioni non hanno sorriso ai candidati provenienti dal movimento.

Il governatore di Montella, non è arrivato a candidarsi.

L’ottimo Ignazio Buonopane di Ascoli, pur avendo una soddisfacente affermazione personale ha scelto evidentemente una parte non gradita agli ascolani che hanno fatto confluire i suffragi, in controtendenza nazionale, sul candidato del centro destra.

La scelta di centro destra, invece,  a Capannori è stata violentemente bocciata e ridotta al 30 % dei voti circa. La simpatia di Maria Pia Bertolucci non è riuscita a scalfire l’onda lunga del PD di Renzi che ha, appunto stravinto nella cittadina lucchese.

Le amarezze conseguenti stanno lasciando ovviamente strascici. Speriamo almeno che le attività associative delle benemerite confraternite non vengano minimamente scalfite dagli agoni elettorali passati.

Ai tre confratelli con una pacca sulla spalla ricordiamo che l’attività di volontariato, normalmente e , forse, giustamente, non è mai riconosciuta come elettoralmente valida e redditiva e ricordiamo anche che l’impegno civico è, IN ORIGINE, la forma più alta di volontariato e che, qualunque sia il ruolo che gli elettori ci affidano, va onorato.

È deprecabile tenere fede agli impegni presi con i cittadini solo se si è eletti nei ruoli per cui ci si proponeva.

Non si nasce sindaco, consigliere o tesoriere. Ci si mette in gioco e si accetta il verdetto del Popolo sovrano.

Deluderlo non produce!

Sul versante delle questioni interne segnaliamo il lentissimo procedere dell’autonomia e del decentramento che il nuovo statuto doveva, invece, accelerare.

Come Febbraio, di conferenze ce ne una e tutto il resto son nessuno!

Dimenticando quanti hanno avuto l’onore dei media nazionali, probiviri e direttivo riescono a fare epurazioni simboliche.

Così mentre Palagiano visita il saggio Collegio frenandone gli impeti, la povera Calitri, inascoltata, viene espulsa dalla confederazione sulla parola di un delatore mai realmente messo alla prova. La saggezza dei Probiviri ne esce pesantemente mutilata!

Ma l’aggiornamento più eclatante sta nell’approvazione di un bilancio che lamenta 700.000 euro di rosso con la feroce arringa del Corsinovi, che da buon avvocato, ribalta sulle istituzioni assenti le responsabilità che, per altri versi, egli stesso cumula da circa un ventennio. Presidente e fondatore dell’unica conferenza regionale realmente autonoma, in consiglio di presidenza dalle amministrazioni Gambelli e Brunini, nel CdA dell’indimenticata Millenium, elemento di continuità tra le maggioranze variabili che si sono avvicendate, oggi grida contro. Contro e basta.

Comodo?  lo vedremo nei prossimi approfondimenti.

In quest’Italia del "Tutto ed il contrario di tutto", niente fa eccezione nemmeno la più antica organizzazione di volontariato!

giovedì 26 giugno 2014

Intesa con Regione Campania per la Procedura di applicazione del Regolamento 4/2014

Stamane, come presidente del CSV Napoli, unitamente al Portavoce del Forum del Terzo Settore della Campania, sono stato ricevuto dalla dottoressa Rosanna Romano, coordinatrice regionale dell’Assessorato delle Politiche Sociali.
Abbiamo discusso ampiamente della scadenza del 30 giugno p.v. dettata dal REGOLAMENTO 7 aprile 2014, n. 4 - Regolamento di attuazione della legge regionale 23 ottobre 2007, n.11 (Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della legge 8 novembre 2000, n. 328)  e delle problematiche collegate, non ultimo il problema dei tempi stretti per far fronte all'enorme mole di lavoro che sta cadendo sui nostri Centri di Servizio per la consulenza alle Associazioni .
Dopo cortese e lungo approfondimento si è addivenuti ad una procedura che consente a tutti di lavorare con serenità e attenzione per la materia.
In pratica si è concordato che in caso di mancata presentazione, o di necessità di integrazione, gli uffici regionali preposti procederanno ad emettere, con raccomandata all'associazione interessata, diffida a provvedere concedendo un lasso di tempo (parliamo di almeno trenta giorni a decorrere dalla data di ricevimento della raccomandata) per la messa a punto dell'intera pratica.
Abbiamo, inoltre, sollecitato la costituzione di una commissione tecnica di raccordo sulle problematiche che sorgeranno.
Un ottimo risultato quello ottenuto che ci dà serenità nel lavorare per il miglioramento complessivo del settore del volontariato campano.
Resto a disposizione ovviamente dei gruppi FRATRES di cui sono presidente regionale, e delle Misericordie per eventuali necessari approfondimenti di questioni particolari.

martedì 24 giugno 2014

Servizio civile: circa 37 mila giovani potranno partecipare ai progetti di servizio civile nazionale


  "L'impegno del Governo a dare concreta attuazione allo sviluppo e al potenziamento del servizio civile nazionale è stato confermato dalla pubblicazione, in data 16 giugno, dell'avviso agli enti per la presentazione dei progetti di servizio civile nazionale e dei progetti di servizio civile nazionale connesso al programma  "Garanzia giovani".
Ad affermarlo è l'On. Luigi Bobba, Sottosegretario al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con delega alle politiche giovanili e al servizio civile, che sottolinea come "questa scelta apre altresì la strada alla concreta realizzazione dell'obiettivo, annunciato dal  Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di impegnare negli anni futuri in un servizio civile universale fino a 100.000 giovani".
"Con l'utilizzo delle risorse del Fondo nazionale del servizio civile disponibili per gli anni 2014 e 2015 e con quelle previste per l'attuazione del programma Garanzia giovani" -precisa Bobba- "sarà possibile far partire circa 37mila giovani, di cui circa 11.000 con i progetti di Garanzia giovani".
Il bando emanato è unico ma i procedimenti di selezione dei progetti sono differenziati. Quelli di servizio civile nazionale relativi all'attuazione del programma Garanzia giovani saranno sottoposti ad una valutazione di idoneità senza attribuzione di punteggio e formazione di graduatoria.
"Tale procedimento, innovativo delle precedenti prassi amministrative" -sottolinea Bobba- "consentirà di completare la selezione dei progetti per Garanzia Giovani entro la fine di settembre, così da consentire di selezionare e avviare i giovani entro la fine del 2014".
I progetti di servizio civile nazionale finanziati con il Fondo saranno invece sottoposti alla consueta procedura di selezione, conformemente a quanto indicato nel nuovo Prontuario approvato con il DM del 30 maggio 2014 e pubblicato sul sito del Dipartimento della gioventù e del servizio civile nazionale. Le partenze dei  giovani che saranno selezionati dagli enti è prevista per i primi mesi del 2015.
"Sia la Consulta nazionale per il servizio civile che le Regioni" -aggiunge Bobba- "hanno espresso parere favorevole all'adozione di tale procedura, che darà la possibilità a molti giovani, in tempi  brevi, di poter svolgere un servizio utile alla propria comunità e fare un'esperienza da valorizzare sul piano formativo e professionale".
"Il Dipartimento" -conclude il Sottosegretario- "è fortemente impegnato sull'attuazione di questa politica attiva e fornirà tutto il supporto necessario per garantire celerità e speditezza delle procedure".

domenica 15 giugno 2014

Ieri siamo stati con Papa Francesco:
“Abbiamo a disposizione tante informazioni e statistiche sulle povertà e sulle tribolazioni umane. C’è il rischio di essere spettatori informatissimi e disincarnati di queste realtà, oppure di fare dei bei discorsi che si concludono con soluzioni verbali e un disimpegno rispetto ai problemi reali. Troppe parole, troppe parole, troppe parole, ma non si fa niente! Questo è un rischio. Non è il vostro, voi lavorate, lavorate bene, bene! Ma c’è il rischio… Quando io sento alcune conversazioni tra persone che conoscono le statistiche: “Che barbarie, Padre! Che barbarie, che barbarie!”. “Ma cosa fai tu per questa barbarie?”. Niente, parlo! E questo non risolve niente! Di parole ne abbiamo sentite tante! Quello che serve è l’operare, l’operato vostro, la testimonianza cristiana, andare dai sofferenti, avvicinarsi come Gesù ha fatto. Imitiamo Gesù: Egli va per le strade e non ha pianificato né i poveri, né i malati, né gli invalidi che incrocia lungo il cammino; ma con il primo che incontra si ferma, diventando presenza che soccorre, segno della vicinanza di Dio che è bontà, provvidenza e amore.” 
Questo il passaggio fondamentale che ci premia e ci fa riflettere.

mercoledì 7 maggio 2014

Nuove norme per il Registro Regionale del Volontariato in Campania. Adempimenti da espletare entro il 30 Giugno 2014.



foto_news
E’stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale della Regione Campania n°28 del 28 Aprile 2014 il Regolamento di Attuazione della Legge Regionale n°11 del 23 Ottobre 2007 (Legge per la dignità e la cittadinanza sociale. Attuazione della Legge 8 Novembre 2000, n°328).
Tra le diverse novità che il Regolamento dispone, oltre alla pubblicazione del Catalogo dei Servizi previsti dalla normativa, molte riguardano direttamente il volontariato, in particolare le associazioni già iscritte al Registro Regionale del Volontariato e quante intendano provvedere quanto prima a tale adempimento.
Il provvedimento più urgente riguarda le prime (art. 23 del suddetto regolamento), che dovranno consegnare entro il 30 Giugno 2014all’ufficio preposto per le pratiche relative al Registro Regionale del Volontariato i seguenti documenti:

a) dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà resa ai sensi dell'articolo 47 del decreto del  Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 attestante il permanere dei requisiti previsti per la  iscrizione dell'organizzazione nel registro;

b) relazione sottoscritta nelle forme previste dall'articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 illustrativa delle attività svolte nell'ultimo biennio;

c) relazione sottoscritta nelle forme previste dall'articolo 38 del decreto del Presidente della  Repubblica n. 445 del 2000 illustrativa delle modalità di svolgimento delle attività che l'organismo intende svolgere;

d) documentazione relativa alle entrate di cui all'articolo 5, comma 1, della legge n. 266 del 1991 con l'indicazione nominativa dei soggetti eroganti;

e) elenco delle convenzioni stipulate con lo Stato, la regione, gli enti locali e con gli altri enti  pubblici ai sensi dell'articolo 7 della legge n. 266 del 1991;

f) copia conforme dell'ultimo bilancio economico consuntivo approvato.

Tale provvedimento riguarderà tutte le organizzazioni iscritte nel Registro Regionale del Volontariato, a prescindere dall’anzianità del decreto (quindi anche le OdV appena iscritte), pena la cancellazione e la conseguente perdita dei benefici di ONLUS.

Cambiano le cose anche per le OdV con almeno un anno di anzianità e con sede legale nella regione Campania che intendano provvedere alla prima iscrizione: potranno iscriversi anche (v. art. 21) gli organismi di collegamento e coordinamento comunque denominati dalle organizzazioni di volontariato già iscritte nel registro, le sezioni autonome delle organizzazioni giuridicamente riconosciute costituite con atto notarile o scrittura privata registrata e le organizzazioni non riconosciute giuridicamente costituite con atto notarile o con scrittura privata registrata.

I documenti da consegnare per iscriversi al Registro Regionale del Volontariato della Regione Campania sono:

- Istanza alla Direzione generale della Giunta regionale sottoscritta nelle forme  previste dall'articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000
- copia conforme dell'atto costitutivo e dello statuto o dell'accordo degli aderenti redatti nella forma dell’atto pubblico o della scrittura privata registrata;
- copia del libro soci;
- elenco nominativo degli aderenti che ricoprono le cariche associative sottoscritto dal legale   rappresentante nelle forme previste dall'articolo 38 del dPR n. 445 del 2000;
- dichiarazione sostitutiva del certificato del casellario giudiziario e dei carichi pendenti resa ai sensi dell'articolo 46 del decreto del Presidente della Repubblica n. 445 del 2000 dagli aderenti che ricoprono le cariche associative;
- relazione sottoscritta dal legale rappresentante illustrativa delle attività svolte nell'anno che precede la presentazione dell'istanza di iscrizione;
- relazione sottoscritta dal legale rappresentante illustrativa delle modalità di svolgimento delle attività che l'organismo associativo intende svolgere;
- copia conforme dell'ultimo bilancio economico consuntivo approvato.

L'iscrizione nel registro è disposta con provvedimento espresso della Direzione generale della Giunta regionale entro sessanta giorni dalla ricezione dell'istanza all'esito dell'attività istruttoria volta all'accertamento della sussistenza dei requisiti previsti dall'articolo 21 e della conformità dell'accordo degli aderenti o dell'atto costitutivo e dello statuto alle disposizioni di legge.

La modulistica attualmente presente sul sito della regione Campania non contempla gli ultimi aggiornamenti normativi (non sono presenti i modelli relativi alla nuova documentazione richiesta): l’Ufficio Regionale competente provvederà, quanto prima, a predisporre i nuovi modelli.

martedì 8 aprile 2014

Le Misericordie e le campagne elettorali.

Maria Pia Bertolucci  - candidato sindaco di Capannori (Toscana)
Flavio Lombardi - candidato sindaco di Montella (Campania)
Ignazio Buonopane - candidato nelle liste di Adesso Ascoli (Marche)
Tre esempi di ribalta politica per ottimi governatori che si sono contraddistinti nelle nostre Confraternite (per Maria Pia da non sottovalutare l'impegno al livello nazionale) e che oggi fanno il salto verso una ribalta più ampia della responsabilità politica e civica.
La nostra speranza è che essi conservino lo spirito acquisito nelle nostre fila anche per il loro futuro e che possano contagiare di gratuità e spirito di solidarietà gli ambienti politico amministrativi di cui andranno a far parte.
Il pericolo che esiste e che si inneschi una spirale di emulazione e di retrocontagio della peggiore specie.
Altri esempi per il passato ce ne sono: da manuale  la doppia avventura di Gabriele Brunini prima governatore della Misericordia di Borgo a Mozzano, poi sindaco dello stesso centro della lucchesia, poi Presidente Nazionale della Confederazione e quindi candidato alla Presidenza della Provincia di Lucca.
Sempre con chiarezza e nettezza Gabriele tenne distinti i due impegni dimettendosi all'annuncio delle candidature politiche e partitiche.
Per quello che ci è dato sapere anche Ignazio e Flavio hanno seguito questa condotta mentre resta almeno nei quadri nazionali di Confederazione Maria Pia Bertolucci che pur vanta un rilevante impegno da consigliere regionale in Regione Toscana.
Certo il problema del coinvolgimento del passato di volontario apre un dibattito complesso ed articolato.
Le domande a cui bisognerebbe dare risposte sono del tipo:
  • è giusto coinvolgere la sigla con cui si è stati individuati sino ad ieri nell'agone politico e partitico? Lo statuto direbbe di no.
  • è giusto rischiare di perdere un bravo Governatore o una Amministratrice Confederale per il solo fatto che intende misurarsi in una competizione elettorale come tutte le prerogative democratiche gli garantiscono?
  • non è segno di una temuta debolezza rimanere in sella di due cavalli impegnativi ed autoescludenti?
Ma oggi dovremmo soprattutto confrontare le idee che essi portano nelle relative campagne elettorali
con il loro passato nelle Misericordie per capire se il rapporto tra le Misericordie e le stesse campagne elettorali si limita al solo effetto di trampolino di lancio o riesce a portare innovazione in questo mondo sclerotizzato della politica italiana.
Ignazio Buonopane ha recentemente fatto dichiarazioni di questo tipo “La città si sta spopolando e ci sono molti nuovi poveri” che nell'agone politico di Ascoli risuona come un forte richiamo a politiche sociali più coerenti con il tempo di crisi e non annacquate dalle solite carenze di bilancio.
Di tipo metodologico le aperture di Maria Pia Bertolucci. Le agenzie riportano che ella sostiene “E’ mia intenzione  realizzare un programma che corrisponda alle reali esigenze dei cittadini, e solo con il loro aiuto propositivo potrò farlo. Per questo vi invito a partecipare alle occasioni di confronto che, insieme ai molti partiti che mi appoggiano, stiamo realizzando sul territorio”.
Ribadendo la scelta tra le due passioni Flavio Lombardi punta sulla pulizia delle persone che lo affiancheranno: « Lascio la Misericordia per dedicarmi a questa nuova avventura -annuncia Lombardi- E’ mia intenzione guidare una lista civica formata da volti nuovi della politica montellese, soprattutto giovani e tecnici. Insomma, una lista formata da persone pensanti. Persone, che non siano ricattabili né attaccabili che abbiano voglia di lavorare 24 ore su 24 al servizio dei cittadini».
Ai cittadini dei tre Comuni citati l'ardua sentenza!
 

martedì 18 marzo 2014

Si è spento Giovanni Pagliai, governatore della Misericordia di Empoli


Al deferente ricordo uniamo la gratitudine per quello che ci ha insegnato, la gioia di averlo conosciuto e di averci concesso di confrontarci sulle idee di Volontariato e di Misericordia.

Giovanni Pagliai (foto gonews.it) Giovanni Pagliai 
Dopo alcuni giorni in cui le sue condizioni di salute si erano aggravate si è spento questo pomeriggio (martedì 18 marzo) Giovanni Pagliai, aveva quasi 80 anni, era nato nel giugno del 1934, a Empoli. Il governatore dell’Arciconfraternita della Misericordia di Empoli ha lasciato i suoi cari, gli amici e tutti i volontari dell’associazione dopo un periodo di ricovero in una clinica di Pisa e poi dopo una breve parentesi nella sua abitazione fra le colline di Toiano, fra Vinci e Cerreto Guidi. Lascia la moglie Ivonne, i tre figli maschi, Federico, Francesco e Filippo e le rispettive famiglie.  

Leggi questo articolo su: http://www.gonews.it/2014/si-e-spento-giovanni-pagliai-governatore-della-misericordia/#.UyiLaah5OUg
Copyright © gonews.it

sabato 15 marzo 2014

Continua la corsa a Sindaco di Capannori della consorella Bertolucci.

     


Maria Pia Bertolucci
Maria Pia Bertolucci, Amministratrice della Confederazione Nazionale delle Misericordie di Italia
corre per il centro destra a Sindaco della sua cittadina.


La candidata sindaco Maria Pia Bertolucci, in corsa per le elezioni del 25 maggio alla guida di una lista civica con il sostegno crescente di gruppi e movimenti moderati e di tutto il centrodestra unito, prosegue gli incontri nei paesi del territorio, con sempre crescente partecipazione di persone. In tanti, infatti si presentano per ascoltare le sue proposte di governo per il territorio, e per dare alla candidata la propria opinione allo scopo di perfezionare insieme il suo programma di governo.
Domenica 16 marzo l’appuntamento è con i residenti di Pieve San Paolo per parlare insieme e conoscersi al circolo culturale Oasi, in via Malfatti alle ore 17.
Lunedì 17 marzo Maria Pia Bertolucci sarà a Marlia alla pizzeria “La Fraga” alle ore 20.

venerdì 14 febbraio 2014

dove stiamo andando?

Dove stiamo andando?
Domanda chiave nei momenti di smarrimento.
Se la pone l’Italia intera oggi che lo sconforto della crisi ci attanaglia soprattutto perché non si intravvedono strade di uscita segnate con decisione da una classe politica ondivaga e litigiosa.
Ma almeno si litiga direbbero quelli abituati a vedere in questo atteggiamento comunque la ricerca accanita di una soluzione, la voglia di combattere ancora dimostrando di avere idee.
Guai se non si litigasse nemmeno, guai se dovessimo prendere atto dell’encefalogramma piatto: sarebbe la morte che lascia pochi spazi alla speranza.
E nelle Misericordie?
Domanda tipica che raccolgo nei diversi ambienti che frequento, di volontariato e di terzo settore e che presuppone una antica perplessità per uno stato leggermente comatoso in cui tutti gli altri ci vedono versare da qualche anno. Una domanda che si è intensificata dopo gli attacchi subiti dalla carta stampata e dalle reti televisive.
Certo nelle risposte mi appiglio a mille segnali anche inventati e ripeto che c’è dibattito in Toscana sulla riforma della regolamentazione del 118, che gli organi stanno lavorando con profonda unità di intenti, che qui e là si sta commissariando per cacciare via le mele marce …. Che addirittura si stanno facendo vere e proprie epurazioni. Che si organizzano meeting dove si gioca alle misericordiadi.
Poi devo fermarmi ai sorrisetti furbi degli interlocutori. Inconsciamente devo ammettere che i veri problemi languono. Che i commisariamenti si intrattengono su Palagiano e su Calitri ma non hanno mai toccato i veri nodi del movimento. Che la democrazia interna è un miraggio. Che in Toscana si impone un regime. Che in giro per l’Italia, a copertura di altri scandali, si assumono 119 persone per 11 postazioni.
Chi prenderà le rivendicazioni di questi 119 lavoratori per lo più estranei al nostro movimento domani che non copriremo noi  i servizi?
Perché c’è bisogno di una organizzazione di volontariato per un passaggio di questo genere di cantieri che noi stessi avevamo criticato altrove (vedi Sicilia).
Perché si assumono altri funzionari confederali sostenendo che “a fronte di difficoltà notevoli evidenziate dalle Misericordie locali, difficoltà che rischiavano di esporre pesantemente la Confederazione”, il Consiglio di Presidenza non ha potuto che assumere la responsabilità della gestione a distanza del servizio a Benevento?
Ma quali difficoltà hanno le Misericordie della provincia di Benevento a gestire loro quel servizio?
I Saggi che abbiamo inventato con l’ultimo Statuto cosa guardano? I Probiviri decidono con mesi di ritardo e le loro decisioni sono vanificate dal Consiglio Nazionale il giorno dopo.
Dove stiamo andando?

Risponde un bip da encefalogramma schizzofrenico!