giovedì 3 agosto 2017

RIFLESSIONI SULLA RIFORMA: N. 1 – SIAMO TUTTI ETS!

Da oggi siamo tutti ETS.
Dimenticate le sigle che hanno fatto una epoca: odv, onlus, aps etc. Queste cedono il passo ad una nuova casta, agli Enti del Terzo Settore, appunto ETS!!!
Con la riforma un solo Albo Nazionale nasce ed accoglie il Volontariato vero e gratuito come l’Impresa Sociale in cui si affacciano anche i dividendi.
Secondo le tecniche comunicative di Carlo V  siamo tutti nobili.
L’episodio è famoso. Nel 1541 ad Alghero, terra catalana, Carlo V - il sovrano sui cui domini non tramontava mai il sole - dovette vedersela con una folla vociante e petulante che chiedeva titoli e onorificenze. A quel punto - pressato com’era da impegni pubblici e anche da private esigenze fisiologiche - se la cavò con un annuncio definitivo: «Estad todos caballeros», siate tutti cavalieri.
Molti si sono ispirati, nel corso dei secoli, alla lezione imperiale. Che realizza tuttavia i suoi maggiori trionfi, a ben pensarci, nell’Italia di oggi (e anche di ieri). 

Saranno le Attività a decretare l’appartenenza agli ETS. Insomma per poter essere un ETS dovrai fare certi mestieri particolari. Quali chiederete? Le cosiddette «attività di interesse generale» e che abbiano «finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale»! bellissime parole, ma nel pratico vediamo che il legislatore le ha incluse praticamente tutte, da quelle sociali e sanitarie, alla formazione, alla salvaguardia dell’ambiente, dalla cultura (editoria compresa) alle attività di turismo sociale e religioso, dalla cooperazione internazionale al commercio equo, dall’agricoltura sociale all’adozione internazionale passando per i «servizi ad enti del Terzo settore resi da enti composti in misura non inferiore al 70 per cento da enti del Terzo settore».