mercoledì 25 ottobre 2017

Isola di Capo Rizzuto: si scioglie il Comune?

Cari Fratelli e Sorelle di Misericordia
Vi ringrazio ancora per la vostra gentile attenzione. 
Da quasi 6 mesi mi seguite su questo blog che mi permette l’accesso.
Come avrete saputo in queste ultime ore dagli organi di stampa, sembra si stia decidendo sul proscioglimento per infiltrazioni mafiose del Comune di Isola Capo Rizzuto, mio comune natio.
Il provvedimento ventilato sembra essere stato generato a seguito dell'operazione antimafia Jonny parrebbe per il coinvolgimento del Sindaco e alcuni amministratori e/o consiglieri comunali,  con il grande business della Misericordia di Isola.
Penso che a questo punto, quando un intero paese cadrà in un baratro profondo e in ginocchio, sia doveroso interrogarsi nei propri cuori, su chi sapeva, chi ha sbagliato, ma soprattutto su chi non ha parlato al fine di impedire questa apocalisse.  "La notizia sembrava fosse nell'aria", la mia speranza è che vi sia una chiara apertura delle coscienze, senza ulteriori finzioni, senza continuare a mentire che le cose vanno bene!
Si deve subito cancellare un passato inosservato, quando vi è un futuro a dir poco  incerto, i mea culpa sono d'obbligo, seppur vero che la giustizia farà la sua strada e la sua parte. Resto amareggiato e deluso, insieme a tanti altri, che un intero movimento ignori l’amara sconfitta continuando nella normalità, come se nulla fosse accaduto. GIUSEPPE GUARINO Fratello di Misericordia ed ex governatore della Misericordia di Isola Capo Rizzuto

lunedì 23 ottobre 2017

Senza allarmare, ma bisognerebbe studiare!

ALLA CONFERENZA REGIONALE DELLE MISERICORDIE DELLA CAMPANIA

Da tempo si dice che siamo stanchi di scavare e che preferiamo prevenire piuttosto che curare in protezione civile. Mi ritrovo mio malgrado a ricoprire il ruolo di responsabile della Protezione Civile del Coordinamento di Napoli (ancora in una proroga senza senso) e registro di essere stabilmente snobbato dalle strutture regionali e  nazionali ... ma poco importa. Sono abituato a lavorare comunque.
E allora le proposte le faccio.
Prendo spunto dalla figura che ho collazionato e che riporto a fianco.
In essa vi è riportata una sequenza di eventi che si sono verificati nel giro di poco più di una settimana lungo la fascia pedemontana appenninica tirrenica.
Sequenza che bisognerebbe capire, che dovrebbe essere oggetto di approfondimento e di decisioni, che dovrebbe essere alla base di scelte operative e di contatti istituzionali.
Non basta essere inquadrati dalle telecamere sulle sciagure recenti (dove le Misericordie del circondario non sono nemmeno state allertate) se non ci si pone l'obiettivo minimo della Prevenzione Civile.
Non so  chi si occupa di Protezione Civile nella nostra Conferenza e non so nemmeno se la stessa esiste ancora visto che non è completa ma nella stagnazione sarebbe opportuno organizzare una giornata in cui sentiamo qualche esperto che illumini i nostri responsabili di Protezione civile su cosa fare e cosa mettere in campo.
Tenere la testa sotto la sabbia per scrollarsi solo dopo le scosse disastrose è un atteggiamento colpevole!

lunedì 9 ottobre 2017

La parola a chi ha subito veramente!

A quasi 5 mesi dai fatti di Isola di Capo Rizzuto, volentieri ospitiamo in questo blog Giuseppe Guarino, già governatore della Misericordia di Isola in tempi non sospetti.

Cari fratelli e sorelle di Misericordia,
stiamo per arrivare a quasi 5 mesi, dalla data in cui la mia Misericordia è balzata agli onori della cronaca.
Misericordia che ho portato sempre nella mia anima e nel mio cuore e che ha avuto il suo triste epilogo, di cui sono tutti a conoscenza.
In un solo  istante è caduto tutto il castello. Dal 15 Maggio, credetemi, provo sentimenti contrastanti.
Vivo di quei ricordi interiorizzati sin da quando ero un bambino di 9 anni, quando ho iniziato il percorso e la scelta nel nostro volontariato fatto di sacrifici e di dedizione con spinta verso l'amore fraterno e verso il prossimo in difficoltà .
Sentimenti che, oggi, vanno ben oltre sentendo il peso, il fardello, l'onta di un paese distrutto dove la gente onesta, ormai, ha perso ogni fiducia in quello che prima era considerato non contaminato dal sistema del malaffare, dal business e che, invece, adesso incredibilmente si è rivelato tale.
Sarà molto difficile che si rialzi, che riprenda il vigore e la forza rigeneratrice che aveva.

Un movimento che oggi ritrovo irriconoscibile.
Pur se sono passati tanti anni, ricordo la concezione, l'idea e i valori di far volontariato delle nostre origini. Puro, senza ma e senza se. Ora, invece, depauperato della spinta motivazionale, ridotto a convenzioni e grandi affari, hanno fatto rimanere otto secoli di storia solo uno slogan!

Mi rifaccio sempre le solite domande ma non riesco a trovare una ragione, si poteva e chi poteva  almeno limitare tutto ciò? È tutta la verità oppure bisogna aspettare dell'altro? Perché si è arrivato a tanto sconfinamento?
Eppur chi oggi si trova in carcere, erano miei fratelli, pur di avventura, ho condiviso fino alla mia partenza, le attività, il mio credo nel fare volontariato come stile di vita, la voglia di cambiare la mentalità di un paese del sud, dove unico punto di riferimento erano la Misericordia e la Parrocchia, altro erano solo stereotipi negativi da non imitare.
Quel fatidico 15 Maggio, ha sconvolto la mia vita, in me con il passare dei giorni, crescono sempre più pensieri contrastanti.
Mi scuso con voi se sono patetico
Dalla voglia di abbandonare tutto, a quella di rialzarsi, non farsi sopraffare dalla negatività e di rialzarsi più forte di prima, per portare conforto ai miei fratelli volontari, poi divenuti dipendenti, che ora sono in difficoltà, con le loro famiglie in desolazione, perché non riescono ad avere indietro il pagamento delle mensilità dovute, ora arretrate, nonostante in mano a legali, nessuno ha voglia ed è in grado di risolvere tale problematica che affligge e abbandona anche loro a se stessi.
Va loro la mia solidarietà, come a tutto il mio paese natio, fatto non solo da gente disonesta, ma anche da gente umile che vuole sperare in un futuro migliore, ora offuscato dalle tenebre, ma vuole vivere nella correttezza e legalità. Che Dio illumini la strada giusta e il cammino da seguire.

                                        Fratello di Misericordia
                           ex Governatore della Misericordia di Isola di Capo Rizzuto
                           Giuseppe Guarino

lunedì 2 ottobre 2017

MISERICORDIA DI MONTESILVANO: in Giappone è riconosciuta, a Firenze e a Pescara NO!!!!


Ad Aprile scorso la Misericordia di Montesilvano ha ricevuto la lettera riportata nel riquadro. Ebbene, mentre in Giappone riconoscono quanto si svolge a Montesilvano, la Confederazione da tempo immemorabile non riconosce a queste consorelle e confratelli il diritto di essere una Misericordia autonoma.
Ai lettori di questo blog non sfuggiranno le motivazioni che restano le solite e che ci vergogniamo un poco di ripetere su un blog pubblico. Piccoli cabotaggi, gelosie territoriali, spasmodiche mire colonialistiche, pochezze umane che non dovrebbero rientrare in una Missione alta e nobile come quella del nostro Movimento.
Un crozziano De Luca esclamerebbe: “Personaggetti!”
Ma resta il problema di dare la dignità a chi la merita e la chiede.
Allora sorge spontaneo il desiderio di manifestare solidarietà a chi, per l'ennesima volta, cozza contro il muro di una dirigenza confederale inadeguata rispetto alla reale Missione del Movimento, rappresa, invece, nel minimo obiettivo di tenere una gestione per i propri fini personalistici di miope occupazione.
Come fare?
ISCRIZIONE IN MASSA ALLA 
MISERICORDIA DI MONTESILVANO !!!!