martedì 26 agosto 2014

Campania: Il COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2014 sposta ad ottobre i termini della regolarizzazione del volontariato.

Col COLLEGATO ALLA LEGGE DI STABILITÀ REGIONALE 2014 i termini per presentare i documenti richiesti dal Regolamento Regionale 7 Aprile 2014 nei termini precedentemente fissati slittano fino al 30 Ottobre 2014.Le organizzazioni di volontariato hanno altro tempo per regolarizzare la loro posizione e per provvedere alle integrazioni documentali previste dall’articolo 23, comma 2, del Regolamento regionale 7 aprile 2014, n. 4 (Regolamento di attuazione delle legge regionale 23 ottobre 2007, n. 11 – legge per la dignità e le cittadinanza sociale. Attuazione della legge 8 novembre 200, n. 328).

La  LEGGE REGIONALE N. 16 DEL 7 AGOSTO 2014 che ha introdotto la modifica di proroga si trova sul BURC  n. 57 del 7 Agosto 2014.
La domanda dovrà prevedere di allegare:
1. Dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà resa ai sensi dell'art. 47 del DPR n. 445/2000 attestante il permanere dei requisiti previsti per la iscrizione dell'organizzazione nel registro;
2.  Elenco nominativo degli aderenti che ricoprono le cariche associative  sottoscritto dal legale rappresentante nonché copia del documento di riconoscimento dello stesso come previsto dall'art. 38 del DPR 445/2000;
3. Relazione sottoscritta dal legale rappresentante delle attività svolte nell'ultimo biennio;
4. Relazione sottoscritta dal legale rappresentante illustrativa delle modalità di svolgimento delle attività che l'organismo associativo intende svolgere;
5. Documentazione relativa alle entrate di cui all'art. 5, comma 1, della L. n. 266/1991 con l'indicazione nominativi dei soggetti eroganti;
6. Elenco delle convenzioni stipulate con lo Stato, la Regione, gli enti locali e con altri enti pubblici ai sensi dell'art. 7 della L. n. 266/91;
7. Copia conforme dell'ultimo bilancio economico consuntivo approvato, con verbale di assemblea nella quale detto bilancio è stato approvato, nonchè copia della polizza assicurativa relativa ai propri aderenti che prestano attività di volontariato, contro gli infortuni e le malattie connessi allo svolgimento dell'attività stessa e per la responsabilità civile verso i terzi;
8.  Copia del libro soci;
9.  Dichiarazione sostitutiva del certificato del casellario giudiziario e dei carichi pendenti resa dagli aderenti che ricoprono cariche associative in forma di autocertificazione ai sensi dell'art. 46 DPR 445/2000.

venerdì 22 agosto 2014

In Liguria la riabilitazione a carico delle famiglie.


Comincia dalla Liguria un pericolosissimo trend a diminuire dell’assistenza ai portatori di handicap.

Come potete leggere nel riquadro sottostante ripreso da IL GIORNALE nell’edizione di Genova, è riportata la notizia di ticket imposti alle famiglie per la frequenza dei Centri di Riabilitazione.



E’ un campanello di allarme che parte da una regione economicamente non tra le deboli. immaginiamo cosa potrà succedere quando le nostre regioni meridionali dovranno affrontare analoghi problemi di bilancio.

Un dibattito che cerchiamo di suscitare da tempo ma che vede le parti politiche particolarmente insensibili, prese, come sono, dai dibattiti sulle riforme istituzionali e dagli stimoli prioritari di spending review.

Le agenzie del terzo settore, notoriamente dipendenti dal sistema convenzionale con le Pubbliche Amministrazioni, tardano, del resto, a prendere coscienza degli scenari del prossimo futuro e allontanano l’amaro calice.

Resta alla sensibilità delle famiglie e del volontariato dover creare un minimo di allarme nell’opinione pubblica e ad attirare l’attenzione dei pochi sul problema ma, soprattutto, a ricercare nuove modalità organizzative ed erogative dei servizi di riabilitazione, in particolare, ma dei servizi alla persona in senso generale.

Le Misericordie soprattutto, per l’impegno storico nel settore e per le eccellenze che pur vantano in tale tipo di servizio, devono con urgenza attrezzare una risposta di sperimentazioni in tal senso. Il  blog è disponibile a raccogliere esperienze maturate e proposte al riguardo.

lunedì 11 agosto 2014

Lutto a Rifredi.

Ci ha lasciato Giulio Cecioni

Firenze, 11 agosto 2014
Giulio ci ha lasciato questa mattina alle ore 6.00 per raggiungere la Casa del Padre. La figura di Giulio Cecioni è stata, e rimarrà per tutti i Confratelli, un punto di riferimento all’interno della Misericordia di Rifredi, un’istituzione morale ed un esempio di grande carità cristiana. La sua vita si è intrecciata fin dall’infanzia con la storia di questo quartiere che lo ha visto crescere accanto alla figura di Don Giulio Facibeni, di cui è stato allievo all’interno dell’Opera della Madonnina del Grappa. Giulio entra a far parte delle Confraternita nel gennaio del 1953 collaborando come segretario di Antonio Dosio, storico Governatore della Misericordia, ed impegnandosi sia come autista che nel delicato servizio delle mutature; nel 1975 diventa Governatore della Confraternita, ruolo che ricoprirà fino al 1989.
La Confraternita di Misericordia di Rifredi per voce del Magistrato e di tutti i Confratelli si stringe con cordoglio alla famiglia e a tutte le persone che lo hanno conosciuto e che ne sentiranno la mancanza.

Da questo pomeriggio sarà allestita la camera ardente nella Cappellina della Misericordia.
Le esequie si svolgeranno nel pomeriggio di domani, martedì 12 agosto 2014, alle ore 16.30 nella Pieve di Santo Stefano in Pane.
 


Sin qui il comunicato comparso sulla pagina ufficiale della Misericordia di Rifredi. Io, appena raggiunto dalla triste notizia, non posso esimermi dal riportare alcune mie personali riflessioni.
Immeritatamente raccolsi la sua eredità in Confederazione quale responsabile del Servizio Civile e dell'Obiezione di Coscienza. Ebbi con lui un lungo periodo di accompagnamento durante il quale potei continuamente avere prova della profonda umanità di cui era intriso. 
Trattengo per me come gelosi ricordi gli aneddoti e gli insegnamenti di Fratello Maggiore dello spirito di Misericordia che ricevetti e che non sono mai riuscito a ricambiare nemmeno con una ultima visita che ho sempre promesso e mai fatto seguire.
Di una cosa voglio però mettere a parte voi tutti che mi leggete, le consorelle ed i confratelli di Rifredi, i suoi cari e la cara moglie: per anni mantenni quell'incarico frequentando gli ambienti che prima di me avevano conosciuto Giulio. In quegli anni, ovunque in Italia, immutato, ritrovai sempre la simpatia che aveva seminato come scia di un profumo indelebile. Chi lo aveva conosciuto, sistematicamente, prima mi chiedeva di lui e poi cominciava a discutere dei problemi: e quante volte le nostre discussioni finivano con una domanda: Giulio che avrebbe fatto? cosa ne direbbe?
Gli abbiamo sempre riconosciuto, così, una profonda autorità morale costruita con autorevolezza quotidiana.
Ciao Giulio. Addio.

venerdì 1 agosto 2014

Palagiano: un grave caso di democrazia interna

L’arroganza è figlia dell’ignoranza, 
ovvero le peripezie della Misericordia di Palagiano.
Le vicissitudini della Confraternita Misericordia di Palagiano hanno origine nel lontano 20 Aprile 2012 allorquando l’Assemblea degli associati eleggeva i nuovi componenti degli organi delegati ad amministrare tale organizzazione che svolgeva e svolge un servizio fondamentale per tutta la comunità palagianese: il pronto intervento. Ebbene, in data 3 Dicembre 2013 il Giudice Attanasio del tribunale di Taranto con ordinanza RG. 4037/12 annullava tale elezioni, in quanto viziate, e reintegrava, in toto, i “vecchi” organi associativi sospendendo con effetti inibitori gli organi sociali figli delle elezioni testè menzionate. Queste poche righe illustrano, in linea di massima, quella che è stata l’annosa vicenda giudiziaria di un’Associazione che in poco più di un anno e mezzo di “mala gestio” ha rischiato seriamente di essere stritolata da una direzione illegittima (lo dice il Giudice) che ha seriamente messo a repentaglio il dispendioso lavoro, sia in termini organizzativi che gestionali che i “vecchi” amministratori avevano posto in essere. Difatti tale Onlus  vanta un parco macchine  considerato il fiore all’occhiello della provincia di Taranto composto da 7 ambulanze, 2 auto mediche, 1 pulmino ed 1 mezzo di  protezione civile  con cui  pone in essere il servizio di 118. A dire la verità vi era anche un modulo antincendio di ultima generazione ma si è “misteriosamente”  dematerializzato nel corso del famoso anno e mezzo di  “allegra amministrazione”. Inoltre, sempre in questo dissennato lasso di tempo, si  è seriamente  rischiato di minare una solidità economico-finanziaria regolarmente accertata dai rendiconti presentati fino al 2011 che ha portato questo ente a vantare nel suo organico ben 8 lavoratori dipendenti ed un nutrito e ben preparato gruppo di volontari nonchè conti in ordine . Come  spesso accade però, nel momento in cui qualcuno si fregia di meriti, di contro in qualcun’ altro comincia a germogliare la malerba di uno dei sette vizi capitali: l’invidia. Questo stato d’animo è, come direbbe un famoso scrittore, la religione dei mediocri cioè di coloro i quali attraversano la vita senza lasciare altra traccia se non i propri sleali tentativi di sminuire e distruggere gli altri. Ed è a questo punto che entra in gioco la cosiddetta “cordata degli sconfitti” già defenestrata dalla sopra menzionata ordinanza giudiziaria. Recita un antico proverbio che “quando la pulce si vide nella farina, disse che era capo mugnaio”, ebbene mai massima fu più veritiera. Il problema è che qui le pulci sono più di una, e non avendo mai vissuto di luce propria hanno deciso, di comune accordo, di trattare questa avviata associazione alla stregua di un pozzo di San Patrizio. Ecco spiegate allora, in poco meno di 20 mesi, colazioni, pranzi e cene faraoniche, spese che farebbero impallidire anche il sultano del Brunei, consulenze tanto costose quanto inutili proprio in virtù del fatto che “La Misericordia” è stata scambiata per una riserva sconfinata di ricchezze. L’ostinazione si è trasformata in testardaggine, sfociando nel grottesco, allorquando, la “combriccola dei destituiti” ha deciso di effettuare un meschino ostruzionismo al solo fine di distruggere una delle pochissime realtà positive sorte nel nostro Comune negli ultimi anni. Con la complicità della Confederazione Nazionale e della Conferenza Regionale, al grido di battaglia di  “muoia Sansone con tutti i Filistei” si sono inventati un fantomatico commissariamento  che, non solo non è contemplato nello Statuto nazionale, ma contrasta anche  con i principi ispiratori e fondanti le singole Confraternite ovvero l’autonomia e l’indipendenza. Non hanno presentato, entro il 30 Aprile 2014, al Comune di Palagiano il rendiconto finanziario 2013 mettendo a rischio l’iscrizione dell’Associazione nel Registro Regionale. Hanno fatto pagare all'aggregazione migliaia di euro di imposte non dovute al solo fine di danneggiare finanziariamente l’ente che, pertanto, sta avendo serie difficoltà a liquidare le retribuzioni ai dipendenti danneggiando sia le famiglie dei lavoratori, la totalità delle quali è monoreddito, sia la comunità che beneficia del servizio da essi reso. Tutte  grane provocate da un manipolo di tali la cui coscienza civile e sociale dovrebbe essere reputata alla stregua di una “tabula rasa” . Qual è la morale della favola? Come spesso succede in queste miserabili circostanze,  le colpe di pochi rischiano di ricadere su tutta la cittadinanza.
La Misericordia di Palagiano

Nota del redattore: con provvedimento n. 3603/2014 del 30 luglio 2014 della dr.sa Francesca Caputo del Tribunale di Taranto è stato rigettato per la terza volta il ricorso ex art. 700 proposto dal commissario confederale avverso la sentenza di cui al procedimento nrg 4037/2012. Il 15 luglio il Consiglio Nazionale, con opinabile tempestività, ha perseverato nell’atteggiamento vessatorio confermando Consiglia Bernardi, coordinatrice zonale, a commissaria della Misericordia di Palagiano!!!
Ogni commento è superfluo.