domenica 28 aprile 2013

qualche domanda per ragionare

Riporto la lettera che ho inviato al Coordinmento delle Misericordie di Avellino estendendola a tutti i Governatori d'Italia.

Consorelle e confratelli,
sono a chiedervi un voto per il prossimo rinnovo degli organi della Confederazione Nazionale.
Non avendo diritto a partecipare al coordinamento della Provincia di Avellino, per la prima volta affido a queste poche righe, quello che per me è stato sempre un appuntamento preliminare a tutti gli impegni di livello nazionale. Ogni mia candidatura è partita con la presentazione al più grande coordinamento della regione delle linee che contraddistinguevano la mia candidatura rispetto agli altri confratelli e soprattutto rendevano conto di quello che avevo combinato nei ruoli ricoperti.
Stavolta non avrei da dirvi niente circa il recente passato non avendo avuto alcun ruolo essendo risultato sconfitto alle elezioni precedenti e, a causa dei meccanismi previsti dai regolamenti elettorali, non ho ricoperto ruoli ufficiali. Ma anche se bocciato dai numeri non mi sento bocciato nelle idee e pertanto anche senza ruoli ho continuato con il blog e gli interventi sui siti a dire quello che ritengo indispensabile ribadire verso una Confederazione sorda alle esigenze delle singole associazioni e dai territori completamente abbandonati al loro destino. Certo i problemi di salute recenti non mi hanno consentito una costante azione di pungolo almeno negli ultimi mesi, ma ora pienamente recuperato una condizione fisica decente è doveroso riprendere l’attività soprattutto se tutti voi mi confermate la fiducia che non mi è mai mancata.
Rivolgendomi a governatrici e governatori o, comunque, a membri dei magistrati, mi limiterei a porre alcune semplici domande, lasciando alle vostre intelligenze le risposte e le conseguenze.
Perché quando è entrato in vigore il nuovo statuto si è fatto partire metà del processo elettorale previsto da questo nuovo statuto e precisamente quello del livello nazionale che era stato appena rinnovato ignorando il livello del decentramento regionale che era la vera novità introdotta dal nuovo strumento?
Perché, nonostante il nuovo statuto non preveda commissariamenti ed interventi non richiesti, la Confederazione insiste a tenere in vita commissariamenti e addirittura ne avvia di nuovi in senso mascherato approfittando di piccole beghe di paese?
Perché, al tempo stesso, si esce dal Forum del Terzo Settore senza verificare le notizie riportate da organi di stampa di livello nazionale circa i vertici della Confederazione?
Perché per l’ennesima volta si arriva alle votazioni senza suscitare dibattito all’interno sulle idee ma solo proponendo nomi e indicando gradimenti? A proposito mi dichiaro disponibile a confronti con chiunque si senta toccato da queste domande in qualunque sede non riservata.
Perché la commissione elettorale, per la prima volta nella storia della Confederazione, non riesce ad evitare la candidatura unica alla Presidenza che sa di bolscevica regressione del sistema e soprattutto di disamoramento verso la Confederazione?
Non so come ritenete di rispondere a queste domande ma spero che sappiate far convergere le vostre preferenze su chi oggi non si dichiara allineato opportunisticamente con questa linea dominante ed oppressiva dei vertici confederali.
Da parte mia, come sempre, vi assicuro che, comunque vada l’elezione, io resterò a impegnarmi per invertire la rotta e ridare profonda dignità al nostro Movimento.
27 aprile 2013                                                                                               giuseppe de stefano