giovedì 27 luglio 2017

Chi paga i debiti del CARA?

Dopo i dipendenti del CPT di Bari (gestito dalle Misericordie) e quelli del CARA di Gradisca (gestito da Connecting People) ed altre vicende che si sono ripetute nelle strutture per l’immigrazione ora tocca ai dipendenti del CARA di Isola Capo Rizzuto a dover vivere quel momento in cui sparisce il datore di lavoro e non sai più chi ti deve le spettanze sacrosante dovute per il lavoro che hai svolto.

Certamente non saremo noi a dover fare proposte e trovare soluzioni anche e soprattutto perché ci sembrano ovvie e scontate pur se mai applicate.

A noi tocca difendere i diritti di coloro che risultano i più deboli in questo momento, coloro che in un mercato del lavoro asfittico si ritrovano senza lavoro e con arretrati da avere e, purtroppo senza potere contrattuale alcuno.

Figli indesiderati di uno scandalo impopolare ed incapaci di far sentire la loro voce e che, nemmeno nelle fila delle gloriose Misericordie d’Italia, trovano il conforto della Solidarietà. Tutti nascondono il problema. 
Quelli che sino ad ieri erano la forza produttiva del CARA che rendeva milioni di euro, oggi sono trattati come il relitto dei relitti.

I diretti interessati dicono: “Noi siamo in una situazione molto difficile per colpa di Misericordia ci stanno prendendo in giro tutti.”,  “… siamo depressi e sfiduciati specie nei confronti di ...Firenze. loro non stanno facendo granché per chi si trova nelle nostre condizioni causate poi da loro poi dicono che questa associazione rappresenta il massimo della Carità. Ma….”


Noi non possiamo rimanere indifferenti e speriamo che anche quelli che recentemente stanno dando ordine di limitare la diffusione dei nostri articoli, abbiano la compiacenza di fare proprio questo presente e collaborino a diffonderlo.

martedì 25 luglio 2017

D I M I S S I O N I

http://www.wereporter.it/intercettazioni-jonny-turtoro-dorina-bianchi-si-dimetta/

A questo link potrete leggere che “Paola Turtoro, portavoce regionale di Azione Identitaria Calabria, chiede le dimissioni del sottosegretario Dorina Bianchi, di Alternativa Popolare, in seguito alla pubblicazione di alcune intercettazioni tra la senatrice e Leonardo Sacco, ex governatore della Misericordia di Isola di Capo Rizzuto, arrestato nell’ambito dell’inchiesta Jonny. “

Ora noi tutti sappiamo che anche i vertici di Confederazione, a parte Leonardo Sacco, che ne sta rendendo conto alla Giustizia, sono stati coinvolti in intercettazioni al riguardo.
Non voglio trarre conclusioni affrettate né formulare richieste di dimissioni che la tracotanza di alcuni personaggi manderebbero tranquillamente nel vuoto, ma almeno vogliamo essere responsabili e fare chiarezza sulle poche proposte che sono venute da Confederazione nei giorni a seguire dopo gli eventi di Isola Capo Rizzuto.
L’alta dirigenza  della Confederazione ha proposto essenzialmente la costituzione di una Authority di sorveglianza sulle Misericordie per evitare che si ripetano cose che tutti sapevamo e che ci erano state fatte notare da autorevoli fonti nei dieci anni precedenti.
Authority si traduce in italiano con autorità non con autorevolezza!!!
Quale autorevolezza avrebbe questa dirigenza nazionale per validare una Authority di controllo se da dover essere controllata, per l’operato sin qui svolto, è proprio la Confederazione Nazionale !!!

Questa Confederazione ha commissariato, espulso senza, a volte, nemmeno motivare ai commissariati ed agli espulsi gli atti che si prendevano. Questa Confederazione ha Probiviri e Saggi che mai hanno preteso chiarezza su questi atti.
Questa Confederazione che, non per le mie personali denunce che né Corsinovi né Trucchi conoscevano, certamente sapeva da L’Espresso, da Servizio Pubblico, dalla Corrispondenza intercorsa con il Forum del Terzo Settore e dall’Avvenire, certamente sapeva di Isola Capo Rizzuto e di Lampedusa !
Questa Confederazione che non ha avuto il coraggio nemmeno di aprire una commissione di indagine su quanto si operava in quei luoghi, dovrebbe, poi, controllare e operare da Authority sulle centinaia di Misericordie e sezioni che laboriosamente e coerentemente con i nostri Principi lavorano in tutta la Penisola per la Gloria di Nostro Signore?!?!
Questa Confederazione che quando “commissaria“ Isola di Capo Rizzuto non trova di meglio che inviare colà un Dipendente a predicare di Volontariato e Gratuità?!?

Dimissioni? No, non è il caso.
Prima bisognerebbe provare vergogna per quel che si è costruito!

sabato 15 luglio 2017

Isola C. R.: a due mesi dai noti fatti di cronaca, ospitiamo il primo governatore della MIsericordia di Isola Capo Rizzuto.

In questi giorni si parla di profeti ovvero fratelli di Misericordia che avrebbero annunciato cosa sarebbero diventate ora le Misericordie e la Confederazione, infatti ci ha azzeccato in pieno.
Seppur non si e' 1244 quando il nostro volontariato si svolgeva gratuitamente con la buffa, per umilta', non si faceva nemmeno conoscere, ora nel 2017 si parla di volontari professionisti (dipendenti o come nel nostro caso dirigenti pagati e strapagati), ma anche di dipendenti che aspettano di essere retribuiti, nonostante abbiano svolto servizio, e nessuno si vuol curare di loro e prendersi le loro responsabilita', perché cari succede anche questo. Ebbene i nostri valori principali sono nel dare soccorso a chi ha bisogno. I tempi sono cambiati e anche la necessita' di avere un lavoro all'interno delle Misericordie, pero' permettetemi, non si puo' essere un dipendente di Misericordia solo per un riscontro economico o un risalto pubblicitario personale a fine a se stesso, se non si conoscono quei valori iniziali di chi ha creato con sacrifici e a bilanci zero, tutto il movimento sull'aspetto di carita' fraterna e di pietas umana. 
Il dipendente e molto più i dirigenti, maggiormente devono essere professionali e devono sempre aggiornarsi ma devono essere volontari che vivano nella pienezza della Misericordia , e ne osservano i regolamenti e soprattutto la buona condotta, altrimenti in tal caso non si chiama piu' Misericordia, ma altra associazione o cooperativa che non ci appartiene, dove alla base principale vi e' il lucro, non considerando l'onesta' , la legalità e soprattutto la moralità del servizio che si offre.
Confratello Giuseppe GUARINO