venerdì 13 gennaio 2012

Rifondiamo la confederazione delle Misericordie!

1.Con quale spirito andiamo al consiglio nazionale del 21 ed all'assemblea di febbraio?

L'assetto confederale è ridotto sul lastrico. Recentemente il tesoriere ha inviato ai consiglieri nazionali ed ai coordinatori una circolare dove praticamente annuncia di non avere risorse oltre quelle strettamente necessarie ad onorare le spesi correnti.

Assistiamo impotenti ad uno stillicidio di accuse ed offese tra le parti che qualche anno fa si trovavano insieme a sostenere Gabriele Brunini a presidente (in questi giorni rinnovato in nostra rappresentanza al CNEL: auguri sinceri e complimenti) che monopolizza il dibattito e mortifica le argomentazioni sul futuro, sul prossimo statuto, sullo stare insieme che sino a qualche anno fa, pur tra mille difficoltà ci aveva visti protagonisti dell'organizzazione del volontariato italiano.

In Toscana nemmeno i moniti del soglio episcopale ci aiutano a recedere dalle lotte intestine. Nel resto d'Italia sgomenti i governatori non hanno più riferimenti, si guardano intorno tentando di tenere accese le fiammelle di forti motivazioni che avrebbero bisogno comunque di essere alimentate da attività comprensoriali e nazionali.

Sopravvivono con blasoni vuoti di significato presidenti, vice presidenti e consiglieri nazionali abbondantemente scaduti (in questo concordo pienamente con chi fa notare i giorni da cui gli organi confederali sono scaduti) nella sola logica giustificazione che il tempo che passa deve essere speso per rinnovare uno statuto obsoleto e non confacente ai tempi ed al contesto istituzionale che ci circonda.

I consiglieri litigano, i probiviri (anch'essi scaduti!) sentenziano, la macchina sta ferma, il movimento scivola all'indietro su un piano inclinato che da spazio alle iniziative LODEVOLISSIME di organizzazioni locali che cercano (vedi coordinamento di Pisa recentemente) di mettere le toppe allo sfrangiarsi di un ordito, a suo tempo, prezioso.

 2. Con quale spirito mi sto avviando al consiglio di sabato 21 ed all’assemblea di febbraio?

So di essere additato come capocorrente, come capobastone ma so anche che è solo una lusinga di chi non la pensa come me circa il volontariato delle Misericordie e tenta di accomunarmi in un destino di strumentalizzazione dei volontari e dei governatori che non mi è proprio.

Una caratteristica ho tentato di mantenere nella mia esperienza di volontariato e nella mia vita: garantirmi le condizioni per poter dire sempre quello che penso: che il mio pensiero, poi, possa aggregare condivisioni lo concedo, che io possa imporre il mio pensiero ad altri lo detesto.

Andrò a Firenze per il consiglio e, se Dio vuole,  vi tornerò a febbraio per l'assemblea. Raccolgo le ultime speranze e vado. Vado per approvare lo Statuto licenziato democraticamente dalla seconda commissione Giovannelli, se ci si riesce. Il lavoro è ottimo, ma già il consiglio ultimo scorso ha stravolto alcune cose fondamentali. Lo stravolgimento già è in atto e non si fermerà.

Nonostante tutto però sarà importante provarci, per dimostrare che non ci rassegniamo alla stagnazione per assurde lotte di potere.

Si approvi o non si approvi non mi interessa vado e do appuntamento alle intelligenze che ci sono nel Movimento per ragionare insieme come uscire dal pantano. Il risultato della votazione serve a chi va per vincere o, peggio, a chi va per non far vincere gli altri. Io non vado né per quello né per il resto.

3. Sorelle e Fratelli, siamo a meno di un mese dall’Assemblea più importante degli ultimi dieci anni. Non so come andrà. Io ci vado per incontrare le donne e gli uomini di Buona Volontà. Per parlare, per abbracciarci e decidere al di là delle maggioranze costituite e delle opposizioni preconcette, al di là delle norme e delle astute interpretazioni. Dobbiamo decidere come continuare ad incontrarci con serenità di spirito, con il sorriso e la gioia del confronto.

Non arrivate con etichette che non siano Quelle proprie della nostra divisa. Non siate né di Corsinovi né di Cavaciocchi. Assolutamente vi scongiuro, non ditevi di De Stefano.

Meglio ancora, non venite per scegliere questo articolo o quel comma. Cerchiamo insieme di alzare la voce per non far sentire chi grida e RIFONDIAMO LA CONFEDERAZIONE DELLE MISERICORDIE in ogni luogo d’Italia!