lunedì 9 ottobre 2017

La parola a chi ha subito veramente!

A quasi 5 mesi dai fatti di Isola di Capo Rizzuto, volentieri ospitiamo in questo blog Giuseppe Guarino, già governatore della Misericordia di Isola in tempi non sospetti.

Cari fratelli e sorelle di Misericordia,
stiamo per arrivare a quasi 5 mesi, dalla data in cui la mia Misericordia è balzata agli onori della cronaca.
Misericordia che ho portato sempre nella mia anima e nel mio cuore e che ha avuto il suo triste epilogo, di cui sono tutti a conoscenza.
In un solo  istante è caduto tutto il castello. Dal 15 Maggio, credetemi, provo sentimenti contrastanti.
Vivo di quei ricordi interiorizzati sin da quando ero un bambino di 9 anni, quando ho iniziato il percorso e la scelta nel nostro volontariato fatto di sacrifici e di dedizione con spinta verso l'amore fraterno e verso il prossimo in difficoltà .
Sentimenti che, oggi, vanno ben oltre sentendo il peso, il fardello, l'onta di un paese distrutto dove la gente onesta, ormai, ha perso ogni fiducia in quello che prima era considerato non contaminato dal sistema del malaffare, dal business e che, invece, adesso incredibilmente si è rivelato tale.
Sarà molto difficile che si rialzi, che riprenda il vigore e la forza rigeneratrice che aveva.

Un movimento che oggi ritrovo irriconoscibile.
Pur se sono passati tanti anni, ricordo la concezione, l'idea e i valori di far volontariato delle nostre origini. Puro, senza ma e senza se. Ora, invece, depauperato della spinta motivazionale, ridotto a convenzioni e grandi affari, hanno fatto rimanere otto secoli di storia solo uno slogan!

Mi rifaccio sempre le solite domande ma non riesco a trovare una ragione, si poteva e chi poteva  almeno limitare tutto ciò? È tutta la verità oppure bisogna aspettare dell'altro? Perché si è arrivato a tanto sconfinamento?
Eppur chi oggi si trova in carcere, erano miei fratelli, pur di avventura, ho condiviso fino alla mia partenza, le attività, il mio credo nel fare volontariato come stile di vita, la voglia di cambiare la mentalità di un paese del sud, dove unico punto di riferimento erano la Misericordia e la Parrocchia, altro erano solo stereotipi negativi da non imitare.
Quel fatidico 15 Maggio, ha sconvolto la mia vita, in me con il passare dei giorni, crescono sempre più pensieri contrastanti.
Mi scuso con voi se sono patetico
Dalla voglia di abbandonare tutto, a quella di rialzarsi, non farsi sopraffare dalla negatività e di rialzarsi più forte di prima, per portare conforto ai miei fratelli volontari, poi divenuti dipendenti, che ora sono in difficoltà, con le loro famiglie in desolazione, perché non riescono ad avere indietro il pagamento delle mensilità dovute, ora arretrate, nonostante in mano a legali, nessuno ha voglia ed è in grado di risolvere tale problematica che affligge e abbandona anche loro a se stessi.
Va loro la mia solidarietà, come a tutto il mio paese natio, fatto non solo da gente disonesta, ma anche da gente umile che vuole sperare in un futuro migliore, ora offuscato dalle tenebre, ma vuole vivere nella correttezza e legalità. Che Dio illumini la strada giusta e il cammino da seguire.

                                        Fratello di Misericordia
                           ex Governatore della Misericordia di Isola di Capo Rizzuto
                           Giuseppe Guarino

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