Se
le regole democratiche non sono rispettate, per un’associazione di volontariato
ricorre l’obbligo di cancellazione dagli albi giacché viene meno una delle
caratteristiche dell’articolo 3 comma 3 della 266/91.
Se
il consiglio di presidenza agisce come un politburo di sovietica memoria,
entrando a gamba tesa sulle decisioni degli organi territoriali
democraticamente stabiliti nello Statuto, la democrazia, oltre al rispetto per
le confraternite e per i volontari, è violata!
È
quanto si deduce da una lettera del coordinatore della Provincia di Avellino
che lascia esterrefatti e che è circolata ieri tra le Misericordie dell’area.
In
gioco la convenzione per i servizi del 118 della provincia, da sempre affidati
alle Misericordie ed alle Pubbliche Assistenze presenti nei paesi e città
previsti dal piano Regionale.
A
quanto riferisce il coordinatore, confratello Gabriele Lucido, che si firma “coordinatore
defenestrato”, “Il consigliere Teodosio (consigliere, in
posizione non chiara derivante da un ipotetico mandato ASL o da Confederazione, si prodigava alla soluzione
del problema, nominando le Misericordie che avrebbero dovuto coprire le
postazioni di Calitri (sospesa recentemente dalla confederazione e che ha
fatto ricorso al collegio probivirale n.d.r.) e di Vallata (dipendente sino ad oggi dalla Misericordia di Calitri
n.d.r.) cercando a destra e a manca gli
infermieri. In tale contesto veniva investita della problematica anche la persona che il sottoscritto aveva
contattato per la nascita della Misericordia di Vallata già sez. di Calitri per
ben 12 anni, approvata dal coordinamento della provincia di Avellino il 13
luglio scorso con voto contrario del consigliere Teodosio.
Qualcuno si è preso la briga
di comunicare all’asl di Avellino che le comunicazioni andavano fatte in
Confederazione e non più al coordinatore. “
Sembra, inoltre, leggendo tra le
righe la missiva, che anche il principio della gratuità delle prestazioni degli
associati venga a traballare quando si accenna alla vicenda che inserisce infermieri delle
associazioni a bordo delle autoambulanze 118. Infatti, Gabriele riprende:
“
La trattativa con l’asl per gli infermieri da chi è stata condotta?
Ricordo che la stessa ha provocato le dimissioni del precedente coordinatore
Giuseppe Festa. Dopo l’elezione del sottoscritto al coordinamento provinciale
ho partecipato, insieme al responsabile
regionale ANPAS e croce rossa, ad un tavolo di concertazione per il rinnovo
della convenzione. In tale concertazione,
poi purtroppo arenata per problematiche derivanti dall’asl, erano state
definite le seguenti azioni :
importo per gli infermieri pari
al ccnl di Misericordie e/o ANPAS.
Accettare le condizioni
della convenzione di ex Avellino 2 (da indiscrezioni sembra che sia stato
concordato un forfait di 12 € ad ora n.d.r.),
oggi, crea per tutti un precedente dannoso e difficilmente superabile. Chi
discute con l’asl e accetta determinate condizioni, non tenendo presente la
base, quindi il coordinamento, quindi quelle misericordie che domani dovranno
affrontare il problema, agisce a nome personale e non nell’interesse delle
confraternite. “
La lettera è indirizzata a Saggi
e Probiviri, ma io attirerei anche l’attenzione dei Revisori contabili: chi
paga i danni che deriveranno da un simile illogico comportamento!
Forse quest’aspetto, più degli
inviti ripetuti alla riflessione pure esercitati, farà ripensare le posizioni
al Presidente Confederale, al Tesoriere, ai consiglieri di Presidenza che,
inopinatamente, seguono indicazioni provenienti da qualche avventuriero
improvvisato e caotico senza verificarne l’attendibilità e filtrarne le
conseguenze.
In verità in provincia di
Avellino oggi non si stanno addensando le nubi ma, forse, si stanno diradando.
La storia comincia nel febbraio scorso con la presa di posizione del Presidente
confederale contro la Misericordia di Calitri, il seguente invio di Delegati,
prima che la regolamentazione confederale li prevedesse, tutto senza
circostanziare e formalizzare le motivazioni che inducevano a questi atteggiamenti
la Confederazione Nazionale (intesa come cerchia
magica dei pochi decidenti emersa dalle ultime elezioni e dalle assunzioni
seguite).
Detto in breve, ancora oggi, sono
indebitamente trattenute le somme erogate dall’ASL di Avelino per la
Misericordia di Calitri costringendo l’associazione ad una serie di decreti
ingiuntivi per ottenerli dalla Confederazione (!!!!) non dalla pubblica
Amministrazione che ha versato più che correttamente.
Girano denunce di diffamazione
tra il governatore della Misericordia di Calitri e i vertici nazionali che coinvolgono
anche prelati di notevole caratura. E Monsignor Agostinelli? È stato informato?
Ma torniamo ai danni materiali
che sembrano essere più cogenti di altri aspetti: le spese per eventuali
soccombenze chi le pagherà? Forse si spera che il 5 % versato dalla provincia
di Avellino possa essere devoluto a tanto o si pensa di sacrificare altre
risorse raccolte con il lavoro di tutti sperperando per il capriccio di pochi.
Oggi forse le nuvole si diradano.
Tutto ciò per tenere in mano quello che gira intorno al 118 irpino?
La domanda sorgerebbe spontanea
se non fossimo sorretti dalla speranza della buona fede dei confratelli
coinvolti e che lascia la speranza del ravvedimento e della maturazione.
Nello stesso tempo assistiamo
avviliti a Misericordie che tentano di sottrarre servizi ad altre consorelle, a
governatori che tirano colpi mancini ad altri colleghi, a schiere di volontari
che si scontrano con altri, a coordinatori che, per aver fatto il proprio dovere, vengono
brutalmente defenestrati da consiglieri di presidenza e da confratelli rampanti
che ambiscono, etc. etc.
Ma l’invito alla riconciliazione
tocca a chi è stato eletto Presidente della Confederazione ed allora utilizzo
le parole di Roberto Trucchi per la nobilissima occasione di domani 7 settembre
Giornata di preghiera per la Pace in Siria:
Che il Signore accolga il grido della pace di noi tutti e di Papa
Francesco ed illumini i cuori e le menti di chi continua ad alimentare i
conflitti invece di ricercare il dialogo e la giustizia.