venerdì 26 luglio 2013

Bene, bravo! Però ...


Obiettivamente la presa di posizione contro il maxi prestito di 150 mln di euro alla CRI contenuta nel decreto così detto del Fare in corso di approvazione in parlamento, è da parte di Trucchi atto meritevole di lode.

L’azione del governo tesa a ripianare la mala gestio che ha causato i rossi endemici del Bilancio della beneamata Croce Rossa, è effettivamente scandalosa, tenuto conto del momento di risanamento e di spending review che attraversa la nostra storia, considerata le drammaticità che vivono alcune aziende sanitarie (vedasi il Mattino) in cui non si riesce a pagare circa 12000 stipendi ai dipendenti, che ci sono urgenze da mettere in pericolo la coesione sociale dell’intero paese.

Trucchi va incoraggiato in questa battaglia che ripropone il movimento delle Misericordie anche come un movimento di cittadini attivi, non solo tesi a produrre servizi per tutte le fasce deboli della popolazione ma anche di cittadini attenti e coraggiosamente votati alla denuncia delle manchevolezze che macroscopicamente i poteri e le istituzioni possano commettere.

“Quello che poniamo alla Sua attenzione – dice Trucchi nella lettera al Presidente Letta - è l’assoluta ingiustizia di un provvedimento che, ancora una volta, genera privilegi verso una sola sigla dimenticando totalmente il lavoro prezioso che migliaia di associazioni di volontariato compiono ogni giorno nei più vari campi del vivere civile, dalla sanità al sociale, dai beni culturali all’ambiente, dall’immigrazione alla scuola,e  tanto altro ancora.” , poi rilancia, chiedendo 1500 mln di euro proprio per quel lavoro prezioso che le migliaia di associazioni di volontariato svolgono in giro per il Paese.

Non bene. Benissimo!

Però un però ci deve essere. Un’azione di questo tipo non può essere sconsolatamente isolata nella storia di questo Movimento.

Non mi si dica che tutto il resto fili liscio come l’olio. Che non eravamo sul ponte quando passavano acque putride in tanti altri settori e momenti.

Una cittadinanza attiva e, per giunta, mirabilmente inquadrata nella millenaria storia del volontariato cattolico, un movimento fatto di giovani a cui brillano gli occhi quando Papa Francesco invoca la Chiesa povera per i poveri, avrebbe dovuto dirne tante altre sulle politiche per l’immigrazione, per i livelli di assistenza e le discriminazioni che registriamo da regione a regione, sulle politiche giovanili inesistenti, sullo stato della sanità pubblica in alcuni territori, per i tagli netti al fondo sociale nazionale, per una protezione civile distratta dalle emergenze alle gestioni emergenziali di qualunque cosa pur di non fare gare, …

150 milioni in prestito alla CRI sono comunque dati alla CRI ed in prestito, e i milioni dati irreversibilmente in rimborsi voluttuosi alla mala politica, al malcostume dilagante ed ai malaffari? Forse non sono affari nostri?

Bene, bravo! Però da oggi alziamo il tiro e non spariamo solo sulla Croce Rossa!

 

 

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