Obiettivamente la presa di posizione contro il maxi prestito di 150 mln di euro alla CRI contenuta nel decreto così detto del Fare in corso di approvazione in parlamento, è da parte di Trucchi atto meritevole di lode.
L’azione del governo tesa a ripianare la mala gestio che ha
causato i rossi endemici del Bilancio della beneamata Croce Rossa, è
effettivamente scandalosa, tenuto conto del momento di risanamento e di
spending review che attraversa la nostra storia, considerata le drammaticità
che vivono alcune aziende sanitarie (vedasi il Mattino) in cui non si riesce a
pagare circa 12000 stipendi ai dipendenti, che ci sono urgenze da mettere in
pericolo la coesione sociale dell’intero paese.
Trucchi va incoraggiato in questa battaglia che ripropone il
movimento delle Misericordie anche come un movimento di cittadini attivi, non
solo tesi a produrre servizi per tutte le fasce deboli della popolazione ma
anche di cittadini attenti e coraggiosamente votati alla denuncia delle
manchevolezze che macroscopicamente i poteri e le istituzioni possano
commettere.
“Quello che poniamo alla Sua attenzione – dice Trucchi nella
lettera al Presidente Letta - è l’assoluta ingiustizia di un provvedimento che,
ancora una volta, genera privilegi verso una sola sigla dimenticando totalmente
il lavoro prezioso che migliaia di associazioni di volontariato compiono ogni
giorno nei più vari campi del vivere civile, dalla sanità al sociale, dai beni
culturali all’ambiente, dall’immigrazione alla scuola,e tanto altro ancora.”
, poi rilancia, chiedendo 1500 mln di euro proprio per quel lavoro prezioso che
le migliaia di associazioni di volontariato svolgono in giro per il Paese.
Non bene. Benissimo!
Però un però ci deve essere. Un’azione di questo tipo non
può essere sconsolatamente isolata nella storia di questo Movimento.
Non mi si dica che tutto il resto fili liscio come l’olio.
Che non eravamo sul ponte quando passavano acque putride in tanti altri settori
e momenti.
Una cittadinanza attiva e, per giunta, mirabilmente
inquadrata nella millenaria storia del volontariato cattolico, un movimento
fatto di giovani a cui brillano gli occhi quando Papa Francesco invoca la Chiesa povera per i poveri,
avrebbe dovuto dirne tante altre sulle politiche per l’immigrazione, per i livelli
di assistenza e le discriminazioni che registriamo da regione a regione, sulle
politiche giovanili inesistenti, sullo stato della sanità pubblica in alcuni
territori, per i tagli netti al fondo sociale nazionale, per una protezione
civile distratta dalle emergenze alle gestioni emergenziali di qualunque cosa
pur di non fare gare, …
150 milioni in prestito alla CRI sono comunque dati alla CRI
ed in prestito, e i milioni dati irreversibilmente in rimborsi voluttuosi alla
mala politica, al malcostume dilagante ed ai malaffari? Forse non sono affari
nostri?
Bene, bravo! Però da oggi alziamo il tiro e non spariamo
solo sulla Croce Rossa!
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