È
ufficiale dal 13/02/2015:
"Sono 63 i Comuni inclusi nella nuova zona Gialla del Vesuvio insieme ai
quartieri di Barra, San Giovanni e Ponticelli del Comune di Napoli".
La zona gialla è stata riperimetrata
rispetto ai precedenti piani portando dentro i comuni che possono essere
interessati statisticamente dalla probabilità di superamento del 5% del carico
di 300 kg/mq determinato dall'accumulo di ceneri vulcaniche.
L’ipotesi è di un’eruzione
sub-Pliniana e le probabilità sono state determinate in funzione della direzione
variabile del vento. Secondo questi calcoli, spessori di deposito maggiori di 10
cm possono coprire aree a distanza di 20-50 km dal vulcano; ovviamente,
l’estensione dell’area esposta alla ricaduta di ceneri dipende dall'altezza della colonna eruttiva e dalla direzione dei venti al momento dell’eruzione.
I Comuni della zona gialla
sono stati definiti considerando le statistiche storiche del vento in
quota, statistiche che indicano le direzioni est
e sud-est come quelle dove il vento spira più giorni all'anno: perciò, nello
scenario eruttivo considerato, quest'area è considerata quella con una
probabilità maggiore di essere coinvolta nella ricaduta di
ceneri vulcaniche con il possibile conseguente crollo dei tetti.
I 63 Comuni interessati dovranno tener conto
del problema nei piani di emergenza identificando le strutture sicure
staticamente per un pronto ricovero dei cittadini nel caso che si debba provvedere
a evacuare la popolazione, in tutto o in parte, fuori dal Comune.

"Oltre al problema del collasso dei tetti, la
deposizione delle ceneri vulcaniche può produrre, a livello locale,
l’intasamento delle fognature, difficoltà di circolazione degli automezzi,
interruzione di linee elettriche e di comunicazione, possibilità di arresto di
motori. Pertanto, sono fornite indicazioni sugli spessori di cenere anche al di
fuori della zona gialla: i Comuni in un’area molto vasta intorno al Vesuvio
dovranno tenerne conto nella redazione dei piani di emergenza, considerando
azioni per ripristinare immediatamente la funzionalità di tutti i servizi
essenziali", conclude Cosenza.
"La
delibera regionale – ha ribadito il capo
del Dipartimento della Protezione civile Franco Gabrielli - è un ulteriore tassello del complesso puzzle
che è la pianificazione di emergenza; infatti, si aggiunge al decreto del
presidente del Consiglio dei Ministri sull'aggiornamento della zona rossa
vesuviana, agli indirizzi per l'aggiornamento della pianificazione che devono
essere pubblicati in Gazzetta Ufficiale. E ancora una volta emerge come la
condivisione dell'intero percorso all'interno del Servizio nazionale della
protezione civile sia fondamentale, partendo proprio dai Comuni."
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