domenica 29 aprile 2012

Eccomi!

Dalle segnalazioni inviate dalle Misericordie d’Italia viene la immeritata proposta della mia persona alla candidatura di Presidente della Confederazione.
È innegabile che io ne sia contento quanto preoccupato per la responsabilità che già la stessa e sola candidatura ha in questo momento della secolare storia delle Misericordie.
Contento perché è anche un riconoscimento a tutto quello che con tanti confratelli e consorelle si è costruito durante questi anni in terre dove è stato esportato il modello toscano.
Preoccupato dal fatto che essa potrebbe diventare l’ennesimo spunto di divisione nel momento che le Misericordie ne annoverano già tanti e ne risultano dilaniate anche pubblicamente.
Questa candidatura mi era stata fatta intravvedere da alcuni confratelli con cui avevo condiviso più di una decina di anni nel Consiglio Nazionale. Ma più si avvicinava il momento della scelta più ne avvertivo, con lucida consapevolezza, la delicatezza ma anche l’ineluttabilità.
Oggi, prima della formale accettazione presso gli uffici, voglio condividere con il popolo dei volontari dalle colonne di questo blog la mia decisione di accettare la candidatura. Voglio farlo con tutti voi che, più di ogni altro livello di governo del movimento, mi avete insegnato la preziosità dell’unità e della compattezza della nostra azione. Lo faccio sperando di poter interpretare proprio la vostra ansia di rivedere il nostro volontariato libero dai vincoli e dai compromessi di palazzo ma bensì proiettato nel confronto quotidiano con le indigenze che il momento storico sta facendo vivere ai più deboli della nostra società.
Ho fugato, insomma, quella componente di preoccupazione decidendo di essere solo il candidato che tenta di ricucire il tessuto, di essere esclusivamente colui che chiede l’appoggio dei governatori della nostra assemblea se questi sono animati dalla stessa ansia di ricucire gli strappi e non di rivendicare a maggioranze tracotanti e minoranze pretestuose il diritto di  offendere la Storia e negare il Vissuto delle Opere che sono il nostro vero ed unico valore.
Ritengo sia opportuno, avendone, più volte, rivendicata la necessità soprattutto nei quasi cinque anni dell’ultimo mandato consiliare, che chi si propone venga avanti con dei punti programmatici precisi che consentano ai governatori di scegliere tra idee concrete e non tra persone.
Le persone dovranno essere solo ritenute capaci, in base alle scelte del passato, di portare avanti quello che si propongono.
Avremmo evitato tanti equivoci se i presidenti avessero preventivamente segnato con chiarezza la linea lungo la quale avrebbero voluto condurre la Confederazione.
Annuncio per le prossime settimane la volontà di elencare i punti cardini di un programma per il futuro sperando che anche Roberto Trucchi, che saluto fraternamente nella sua veste di uscente e candidato alternativo, voglia condividere con me questo elemento di chiarezza delle posizioni.
Ora mi limito a raccogliere una eredità che mi fa particolarmente felice e faccio mio l’ossimoro lapiriano che aveva fatto da motto nella precedente competizione al confratello Angelo Passaleva, a cui mi onoro di essere collegato per gli insegnamenti ricevuti e per l’unità di intenti: Avanti ma fermi!
“Fermi” nella fedeltà a Cristo e alla Chiesa, ai valori del dialogo, della pace, dell’incontro tra i popoli. “Avanti” con il coraggio di rimettersi sempre in discussione, di verificare il lavoro fatto, di aprirsi anche ai “segni dei tempi”.

1 commento:

Misericordia AP ha detto...

E' con grande piacere che la piccola Misericordia di Ascoli Piceno accoglie la tua accettazione alla candidatura per diventare il massimo esponente della grande famiglia delle Misericordie. Voglia l'intera organizzazzione, in un'illuminato senso di responsabilità, di unità e di fratellanza, darti tutto l'appoggio necessario per riuscire in questa grande impresa.

Da parte nostra, indiscutibilmente e nella massima determinazione, tutto l'appoggio, l'impegno divulgativo e di convincimento necessario. Disponi di noi come meglio credi.

Auguri vivissimi e che Iddio te ne renda merito.

Gabrielli Elia

Governatrice della Misericordia di Ascoli Piceno.