A quasi 5 mesi dai fatti di Isola di
Capo Rizzuto, volentieri ospitiamo in questo blog Giuseppe Guarino, già governatore della Misericordia di Isola in
tempi non sospetti.
Cari fratelli
e sorelle di Misericordia,
stiamo per
arrivare a quasi 5 mesi, dalla data in cui la mia Misericordia è balzata agli
onori della cronaca.
Misericordia
che ho portato sempre nella mia anima e nel mio cuore e che ha avuto il suo
triste epilogo, di cui sono tutti a conoscenza.
In un solo
istante è caduto tutto il castello. Dal 15 Maggio, credetemi, provo
sentimenti contrastanti.
Vivo di quei
ricordi interiorizzati sin da quando ero un bambino di 9 anni, quando ho
iniziato il percorso e la scelta nel nostro volontariato fatto di sacrifici e
di dedizione con spinta verso l'amore fraterno e verso il prossimo in
difficoltà .
Sentimenti
che, oggi, vanno ben oltre sentendo il peso, il fardello, l'onta di un paese
distrutto dove la gente onesta, ormai, ha perso ogni fiducia in quello che prima
era considerato non contaminato dal sistema del malaffare, dal business e che,
invece, adesso incredibilmente si è rivelato tale.
Sarà molto
difficile che si rialzi, che riprenda il vigore e la forza rigeneratrice che
aveva.
Un movimento
che oggi ritrovo irriconoscibile.
Pur se sono
passati tanti anni, ricordo la concezione, l'idea e i valori di far
volontariato delle nostre origini. Puro, senza ma e senza se. Ora, invece,
depauperato della spinta motivazionale, ridotto a convenzioni e grandi affari,
hanno fatto rimanere otto secoli di storia solo uno slogan!
Mi rifaccio
sempre le solite domande ma non riesco a trovare una ragione, si poteva e chi
poteva almeno limitare tutto ciò? È tutta la verità oppure bisogna
aspettare dell'altro? Perché si è arrivato a tanto sconfinamento?
Eppur chi
oggi si trova in carcere, erano miei fratelli, pur di avventura, ho condiviso
fino alla mia partenza, le attività, il mio credo nel fare volontariato come
stile di vita, la voglia di cambiare la mentalità di un paese del sud, dove
unico punto di riferimento erano la Misericordia e la Parrocchia, altro erano
solo stereotipi negativi da non imitare.
Quel fatidico
15 Maggio, ha sconvolto la mia vita, in me con il passare dei giorni, crescono
sempre più pensieri contrastanti.
Mi scuso con
voi se sono patetico
Dalla voglia
di abbandonare tutto, a quella di rialzarsi, non farsi sopraffare dalla
negatività e di rialzarsi più forte di prima, per portare conforto ai miei
fratelli volontari, poi divenuti dipendenti, che ora sono in difficoltà, con le
loro famiglie in desolazione, perché non riescono ad avere indietro il
pagamento delle mensilità dovute, ora arretrate, nonostante in mano a legali,
nessuno ha voglia ed è in grado di risolvere tale problematica che affligge e
abbandona anche loro a se stessi.
Va loro la
mia solidarietà, come a tutto il mio paese natio, fatto non solo da gente
disonesta, ma anche da gente umile che vuole sperare in un futuro migliore, ora
offuscato dalle tenebre, ma vuole vivere nella correttezza e legalità. Che Dio
illumini la strada giusta e il cammino da seguire.
Fratello di Misericordia
ex Governatore della Misericordia di Isola di Capo Rizzuto
Giuseppe Guarino