Di seguito potete leggere una corrispondenza a distanza che
non ci fa onore.
L’antefatto è riassunto brevemente nella decisione
dell’ultima assemblea confederale delle Misericordie in cui, abbastanza
inopinatamente, la Misericordia di Calitri è stata messa alla porta (vedi anche
il post del 28 maggio 2014 “un caso di Giustizia” su questo blog). In seguito
alla sospensione ed alla espulsione la confederazione, contrariamente ad altri
casi, sottraeva alla Fraternità di Misericordia di Calitri la gestione dei
punti di 118 del territorio ad essa affidati da decenni, affidandoli, senza
parere del coordinamento della provincia, alla Misericordia di Montella.
Non contenti della immotivata persecuzione gli organi
confederali, anche ora contro ogni prassi e precedente caso, nel mese di
settembre fanno girare la seguente missiva che il comune di Calitri affigge
nelle bacheche del paese in ossequio a non bene precisate norme di pubblicità
unilaterale di faccende private!
Altri commenti alla intelligenza dei lettori.
A tanto la
Misericordia di Calitri risponde in questi giorni così:
Giacciono nel
frattempo in confederazione ricorsi ai probiviri inevasi, richieste di chiarimenti
da parte di autorità ecclesiastiche e monta il caso dell’Alta Irpinia dove si
stanno consolidando piccoli potentati che poco sanno di volontariato e che
agiscono a prescindere dagli organi democratici di confederazione (il
Coordinamento della Provincia di Avellino si era espresso contro la espulsione
di Calitri!) con il coordinatore completamente esautorato delle funzioni e dove
imperversano plenipotenziari e fiduciari con accento toscano ad imporre
condizioni non condivise dal territorio sullo stile Benevento!
In fondo
anche l’affaire Lampedusa rientra nella strategia di accentramento della
gestione ispirata alla idea di confederazione SuperMisericordia che supera e
mortifica il concetto di autonomia ed autodeterminazione dei territori. Come a
Lampedusa si avalla la linea dell’appalto che contempera gli interessi
superiori delle ragion di stato ( http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/10/04/lampedusa-riapre-il-centro-migranti-a-dirigerlo-il-suocero-del-fratello-di-alfano/1143347/
) e si scoraggiano e si confondono le
potenzialità del territorio che in quel caso si chiamano Misericordia di Palermo, così in Campania si utilizzano i capetti per far passare un concetto estraneo al movimento di efficienza aziendalistica per tappare le falle di bilancio che si sono create.
Ovviamente la stessa pavida amministrazione confederale è pronta a riconsiderare queste strategie quando si trova tra la Sicilia
e e la Campania!
2 commenti:
da FACEBOOK: Luca Iannaccone Ad oggi il sistema al quale si ricorre sembra una matassa di lana nella quale non si riesce a venire a capo!!! Troppe contraddittorietà e incongruenze!!! E' ora di fare chiarezza affinché alcune questioni vicine e lontane non finiscano nel dimenticatoio .....
DA FACEBOOK: Antonino D'Angelo questa è incommentabile perchè ti lascia senza parole come il resto delle scelte......al mio post la misericordia nazionale non risponde dimenticando che se le Misericordie d'Italia esistono è per gli uomini di cui è composta uomini come me, che non ricevono risposta alcuna ne tanto meno alcun commento, ma Noi siamo Misericordiosi per i valori in essa contenuti non per le eventuali scelte non condivisibili degli organi direttivi......
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