Da oggi siamo tutti ETS.
Dimenticate le sigle che hanno fatto una epoca:
odv, onlus, aps etc. Queste cedono il passo ad una nuova casta, agli Enti del
Terzo Settore, appunto ETS!!!
Con la riforma un solo Albo Nazionale nasce ed
accoglie il Volontariato vero e gratuito come l’Impresa Sociale in cui si
affacciano anche i dividendi.
Secondo le tecniche comunicative di Carlo
V siamo tutti nobili.
L’episodio è famoso. Nel 1541 ad Alghero, terra
catalana, Carlo V - il sovrano sui cui domini non tramontava mai il sole -
dovette vedersela con una folla vociante e petulante che chiedeva titoli e
onorificenze. A quel punto - pressato com’era da impegni pubblici e anche da
private esigenze fisiologiche - se la cavò con un annuncio definitivo: «Estad
todos caballeros», siate tutti cavalieri.
Molti si sono ispirati, nel corso dei secoli,
alla lezione imperiale. Che realizza tuttavia i suoi maggiori trionfi, a ben
pensarci, nell’Italia di oggi (e anche di ieri).
Saranno le Attività a decretare l’appartenenza
agli ETS. Insomma per poter essere un ETS dovrai fare certi mestieri
particolari. Quali chiederete? Le cosiddette «attività di interesse generale» e
che abbiano «finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale»! bellissime
parole, ma nel pratico vediamo che il legislatore le ha incluse praticamente
tutte, da quelle sociali e sanitarie, alla formazione, alla
salvaguardia dell’ambiente, dalla cultura (editoria compresa) alle attività di
turismo sociale e religioso, dalla cooperazione internazionale al commercio
equo, dall’agricoltura sociale all’adozione internazionale passando per i
«servizi ad enti del Terzo settore resi da enti composti in misura non
inferiore al 70 per cento da enti del Terzo settore».