Consorelle e confratelli,
sono a chiedervi un voto per il
prossimo rinnovo degli organi della Confederazione Nazionale.
Non avendo diritto a partecipare
al coordinamento della Provincia di Avellino, per la prima volta affido a
queste poche righe, quello che per me è stato sempre un appuntamento
preliminare a tutti gli impegni di livello nazionale. Ogni mia candidatura è
partita con la presentazione al più grande coordinamento della regione delle
linee che contraddistinguevano la mia candidatura rispetto agli altri
confratelli e soprattutto rendevano conto di quello che avevo combinato nei
ruoli ricoperti.
Stavolta non avrei da dirvi
niente circa il recente passato non avendo avuto alcun ruolo essendo risultato
sconfitto alle elezioni precedenti e, a causa dei meccanismi previsti dai
regolamenti elettorali, non ho ricoperto ruoli ufficiali. Ma anche se bocciato
dai numeri non mi sento bocciato nelle idee e pertanto anche senza ruoli ho
continuato con il blog e gli interventi sui siti a dire quello che ritengo
indispensabile ribadire verso una Confederazione sorda alle esigenze delle
singole associazioni e dai territori completamente abbandonati al loro destino.
Certo i problemi di salute recenti non mi hanno consentito una costante azione
di pungolo almeno negli ultimi mesi, ma ora pienamente recuperato una
condizione fisica decente è doveroso riprendere l’attività soprattutto se tutti
voi mi confermate la fiducia che non mi è mai mancata.
Rivolgendomi a governatrici e
governatori o, comunque, a membri dei magistrati, mi limiterei a porre alcune
semplici domande, lasciando alle vostre intelligenze le risposte e le
conseguenze.
Perché quando è entrato in vigore il nuovo statuto si è fatto partire metà
del processo elettorale previsto da questo nuovo statuto e precisamente quello
del livello nazionale che era stato appena rinnovato ignorando il livello del
decentramento regionale che era la vera novità introdotta dal nuovo strumento?
Perché, nonostante il nuovo
statuto non preveda commissariamenti ed interventi non richiesti, la
Confederazione insiste a tenere in vita commissariamenti e addirittura ne avvia
di nuovi in senso mascherato approfittando di piccole beghe di paese?
Perché, al tempo stesso, si esce
dal Forum del Terzo Settore senza verificare le notizie riportate da organi di
stampa di livello nazionale circa i vertici della Confederazione?
Perché per l’ennesima volta si
arriva alle votazioni senza suscitare dibattito all’interno sulle idee ma solo
proponendo nomi e indicando gradimenti? A proposito mi dichiaro disponibile a
confronti con chiunque si senta toccato da queste domande in qualunque sede non
riservata.
Perché la commissione elettorale,
per la prima volta nella storia della Confederazione, non riesce ad evitare la
candidatura unica alla Presidenza che sa di bolscevica regressione del sistema
e soprattutto di disamoramento verso la Confederazione?
Non so come ritenete di
rispondere a queste domande ma spero che sappiate far convergere le vostre
preferenze su chi oggi non si dichiara allineato opportunisticamente con questa
linea dominante ed oppressiva dei vertici confederali.
Da parte mia, come sempre, vi
assicuro che, comunque vada l’elezione, io resterò a impegnarmi per invertire
la rotta e ridare profonda dignità al nostro Movimento.
27 aprile 2013 giuseppe de stefano