Alfred Tennyson, Ulysses
AUGURI DI SANTO NATALE E FELICE 2018 !
Penso che a questo punto, quando un intero paese cadrà in un baratro profondo e in ginocchio, sia doveroso interrogarsi nei propri cuori, su chi sapeva, chi ha sbagliato, ma soprattutto su chi non ha parlato al fine di impedire questa apocalisse. "La notizia sembrava fosse nell'aria", la mia speranza è che vi sia una chiara apertura delle coscienze, senza ulteriori finzioni, senza continuare a mentire che le cose vanno bene!
E allora le proposte le faccio.
Ai lettori di questo blog non sfuggiranno le motivazioni che restano le
solite e che ci vergogniamo un poco di ripetere su un blog pubblico. Piccoli cabotaggi,
gelosie territoriali, spasmodiche mire colonialistiche, pochezze umane che non
dovrebbero rientrare in una Missione alta e nobile come quella del nostro
Movimento.
Ai numerosi commissariamenti che si succedono senza l’adesione
delle cellule di base, alle regole di democratica elezione che riserva
rappresentanti alla sola maggioranza, alla assoluta neghittosa intolleranza
verso le minoranze e, comunque, ai pensieri non omologati, etc. etc.
Ritorna sui suoi passi e ammette un rimborso spese
forfettario ed autocertificato “purché non superino l’importo di 10 euro
giornalieri e 150 euro mensili e l’organo sociale competente deliberi sulle
tipologie di spese e le attività di volontariato per le quali è ammessa questa
modalità di rimborso.”
L’episodio è famoso. Nel 1541 ad Alghero, terra
catalana, Carlo V - il sovrano sui cui domini non tramontava mai il sole -
dovette vedersela con una folla vociante e petulante che chiedeva titoli e
onorificenze. A quel punto - pressato com’era da impegni pubblici e anche da
private esigenze fisiologiche - se la cavò con un annuncio definitivo: «Estad
todos caballeros», siate tutti cavalieri.
Certamente
non saremo noi a dover fare proposte e trovare soluzioni anche e soprattutto perché
ci sembrano ovvie e scontate pur se mai applicate.
Non voglio trarre
conclusioni affrettate né formulare richieste di dimissioni che la tracotanza
di alcuni personaggi manderebbero tranquillamente nel vuoto, ma almeno vogliamo
essere responsabili e fare chiarezza sulle poche proposte che sono venute da
Confederazione nei giorni a seguire dopo gli eventi di Isola Capo Rizzuto.
Seppur non si e' 1244 quando il nostro volontariato si svolgeva gratuitamente con la buffa, per umilta', non si faceva nemmeno conoscere, ora nel 2017 si parla di volontari professionisti (dipendenti o come nel nostro caso dirigenti pagati e strapagati), ma anche di dipendenti che aspettano di essere retribuiti, nonostante abbiano svolto servizio, e nessuno si vuol curare di loro e prendersi le loro responsabilita', perché cari succede anche questo. Ebbene i nostri valori principali sono nel dare soccorso a chi ha bisogno. I tempi sono cambiati e anche la necessita' di avere un lavoro all'interno delle Misericordie, pero' permettetemi, non si puo' essere un dipendente di Misericordia solo per un riscontro economico o un risalto pubblicitario personale a fine a se stesso, se non si conoscono quei valori iniziali di chi ha creato con sacrifici e a bilanci zero, tutto il movimento sull'aspetto di carita' fraterna e di pietas umana.
FERRARA – L’Emilia
Romagna non è solo la terra della battaglia fra medici e infermieri sul
riconoscimento delle competenze professionali. Inizia ad essere anche la terra
dove il lavoro nero mascherato da volontariato non è più tollerato.
A Ferrara infatti – dopo che qualche mese fa è iniziata una battaglia fra
cooperative e associazioni ( LEGGI – LEGGI – LEGGI ) – è scattata una rete di
controlli dell’ispettorato del lavoro, che ha cercato di verificare la corretta
applicazione dei contratti professionali e il corretto uso della figura del
volontario in ambulanza. Ne da notizia l’edizione di oggi della Nuova
Ferrara con un servizio ampio, dal titolo inequivocabile:
“Irregolari sulle ambulanze sanzioni per 150 mila euro”.